Per il quarto anno consecutivo, Eolié, il festival delle Isole Eolie organizzato dall’associazione no profit “Un Sanpietrino” presenta grandi artisti di fama internazionale che esporranno opere e installazioni provocatorie, capaci di proiettarci verso il nostro futuro, nei luoghi più significativi ed evocativi di Lipari, Isole Eolie.
Artisti come Ilya ed Emilia Kabakov, di origine ucraina, naturalizzati americani, lui padre del concettualismo russo, deceduto l’anno scorso, che hanno provocato il mondo intero nelle più esclusive gallerie e nei musei più importanti; una coppia artistica capace di svegliare e stimolare ogni spettatore, accompagnandolo in un percorso umano ed esistenziale capace di riacquistare i significati più essenziali della vita di ognuno di noi. A Lipari, con la loro installazione The Observer, opera composta da due parti, distanti ma unite tra loro, dal desiderio di miracolo cui ogni essere umano, nel proprio intimo, anela, presenteranno qualcosa che certamente non lascerà indifferenti gli isolani e i turisti. Un luogo, inaspettato, da cui sarà possibile vedere che gli angeli esistono, e possono improvvisamente sostenere una famiglia completamente esasperata dalla fatica della quotidianità, divenuta soffocante.
Joan Crous, artista catalano, bolognese di adozione, che con le sue “ultime cene” ha immaginato l’eternità nell’ora, nel tempo. Attraverso un processo creativo del tutto originale di “fossilizzazione della materia” lascerà attoniti: nella Chiesa dell’Immacolata, all’interno dell’acropoli di Lipari, una sua opera di vetro sale e acqua cercherà di riportarci agli elementi essenziali della vita, quindi del nostro spirito, confrontandosi anche lui con il tema dell’amicizia e della solitudine.
Sempre Crous, con la più giovane chef stellata d’Italia, Martina Caruso del Signum di Malfa, orgoglio per gli eoliani, insieme all’immancabile ed insostituibile fratello Luca, dialogheranno a cena al White Beach, ristorante sulla spiaggia di Lipari: un processo creativo artistico/culinario attraverso cui resterà immortalata un’ultima cena.
Paolo Maggis, pittore irrequieto, nelle ex carceri del Museo Bernabò Brea di Lipari esporrà sei dipinti di volti, di facce piene di realtà e pathos; da evidenti richiami baconiani sviluppa una tecnica capace di trattenere la magnifica irrequietudine, curiosità e talvolta sofferenza umana che sempre ci contraddistingue, tra le sbarre e non.
E poi Dario Tironi, scultore, capace di assemblare pezzi inassemblabili. Plastiche destinate ai pattumi trovano vita e reazione nelle sue sculture, all’interno del chiostro normanno benedettino di Lipari, il primo della Sicilia. Chiostro che rappresenta per i liparoti una rinascita e un nuovo umanesimo. E così tradizione e storia dialogano sorprendentemente con un presente, fratturato, spaccato, fatto a pezzi ma che con la creatività di Tironi riprende vita.
Non poteva mancare Alessandro La Motta, messinese di origine, che inabisserà sette sculture classiche nei fondali della secca di Capistello, sempre a Lipari. A cinque metri sotto il livello del mare, con l’aiuto dell’istruttore Padi Pino Vadalà sarà possibile meravigliarsi di un dialogo inaspettato.
Tutto avrà inizio venerdì 5 luglio con l’inaugurazione delle mostre, curate dalla bravissima storica dell’arte Roberta Tosi, che insieme a Jean-Paul Hernandez, gesuita, direttore del Master di arte e teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, ci affascinerà in un percorso inedito che collegherà i cinque artisti intervenuti ma non solo.
La neolaureata Maddalena Donato, il poeta liparese Davide Cortese e il comunicatore Giovanni Negri da Brusciano, all’interno della kermesse e nei luoghi del parco archeologico ci accompagneranno in un viaggio fatto di storia, letteratura e tradizione popolare.
Al Festival delle Isole Eolie sabato 6 luglio interverranno, inoltre, Massimo Cacciari in dialogo con Marcello Veneziani, due liberi ed autentici pensatori che ci accompagneranno in un percorso di amicizia e solitudine, nella magnifica coreografia del teatro del Castello di Lipari; e poi la poesia sempre graffiante e allo stesso tempo rappacificante di Davide Rondoni, gli inediti musicali di Carmelo Travia, compositore di grandi colonne sonore, che insieme ai suoi amici come Francesca Pica, Marco Sinopoli, Salvatore Gitto, Salvatore Alleruzzo e il soprano Alessandra Catania ci sorprenderanno. E poi ancora Gianluca Saggini, Jana Jankovic, Heloise Geoghean, Veronica Lapiccirella e Francesco Toro, un quintetto d’archi che eseguirà il più maestoso Bruckner.
I saluti istituzionali di Antonio Tarasco, neodirettore generale Archivi del ministero della Cultura e Fabio Tagliaferri, nuovo amministratore delegato di Ales Spa, società in house sempre del ministero della Cultura, confermano la grande attenzione che il Festival delle Isole Eolie, anno dopo anno, riscontra anche nelle alte sfere delle istituzioni culturali.
Dopo un sopralluogo alla mostra subacquea dell’artista La Motta del 7 luglio, lunedì 8 luglio avremo una conversazione tra Claudio Strinati, grande critico d’arte, studioso, divulgatore, amante indomito di bellezza, che ci parlerà dell’amicizia in Raffaello Sanzio; insieme a lui Pier Paolo Bellini, docente di sociologia, studioso ma soprattutto appassionato di processi creativi e identitari: il creativo è solitario oppure amico? Questa la lectio. Vi aspettiamo tutti a Lipari!
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