Focolai di epatite A sono stati rilevati in 6 Stati dell’Ue e in Regno Unito. Come riferito dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), al 29 settembre 2022 i casi identificati sono stati 303. I numeri più alti (161, di cui 139 tra gli uomini) sono stati rilevati in Ungheria, mentre le altre infezioni segnalate sono diffuse in Austria (7), Germania (8), Paesi Bassi (8), Slovenia (35), Svezia (8) e Uk (76). “I dati epidemiologici e microbiologici attualmente disponibili suggeriscono che si è verificata la trasmissione da uomo a uomo, e forse anche la trasmissione attraverso alimenti contaminati”, si legge nella nota diffusa dall’Ecdc.
Il numero settimanale dei casi di epatite A è in calo da giugno 2022, ma l’Ecdc ha aggiunto: “Diverse persone infette si sono identificate come uomini che hanno rapporti s*ssuali con uomini, suggerendo una possibile trasmissione tra contatti s*ssuali”. Ricorda ancora il Centro europeo che nel luglio 2022 è stata sospettata un’epidemia di origine alimentare con un collegamento a un ristorante ungherese. Invece, “nel Regno Unito non è stata identificata una chiara fonte d’infezione, ma le indagini epidemiologiche finora indicano possibili infezioni di origine alimentare oltre alla trasmissione da persona a persona. Germania, Paesi Bassi e Svezia hanno segnalato un totale di 9 casi infetti da ceppi corrispondenti alle sequenze del ceppo britannico. Le indagini su questi casi non hanno trovato chiari fattori di rischio per l’infezione come una storia di viaggio o il consumo di frutti di bosco. Sono in corso ulteriori indagini”.
EPATITE A ALTAMENTE TRASMISSIBILE: COME?
L’epatite A, ricorda l’Ecdc, è altamente trasmissibile attraverso l’acqua contaminata, il cibo e per via oro-fecale tra i contatti stretti (quindi contatti familiari, contatti sessuali e contatti negli asili nido o nelle scuole) e il suo periodo medio di incubazione è di 4 settimane, per un range che va da 2 a 6 settimane: “Pertanto, la possibile trasmissione per via alimentare dovrebbe essere studiata quando vengono segnalati più contagi in un breve periodo – prosegue la nota –. Va praticata una buona igiene delle mani, incluso lavarle accuratamente col sapone dopo aver usato il bagno, cambiato i pannolini e prima di preparare o mangiare il cibo. Occorre poi aumentare la sorveglianza per rilevare e indagare casi sporadici e gruppi di casi potenzialmente associati alla trasmissione per via alimentare in collaborazione con le autorità per la sicurezza alimentare”.
La vaccinazione contro l’epatite A “è sicura e altamente efficace“. Inoltre, fra le armi di prevenzione vengono indicati l’uso del preservativo e una buona igiene personale: “Per consulenze sulla prevenzione primaria, le autorità dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di impegnarsi con la società civile, i social media, gli organi d’informazione e le app di incontri per sensibilizzare”.