Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, ai microfoni di “Non è l’Arena” ha espresso il proprio punto di vista circa i 169 casi di bambini colpiti da epatite acuta, ufficializzati nelle scorse ore dall’Oms mediante un comunicato stampa. Fino a questo momento, le informazioni che si hanno sono ancora sommarie: “Possiamo dire che si pensa che questa epatite acuta potrebbe essere legata a un nuovo virus o a un virus che i bambini fino ad oggi non avevano conosciuto. L’ipotesi emersa è quella di un adenovirus, che è molto comune nei bambini e dà forme simil-influenzali molto blande”.
Eppure, l’epatite è tutt’altro che blanda: come si spiegherebbe allora l’eventuale collegamento con l’adenovirus? Secondo Bassetti, “siccome negli ultimi due anni la socializzazione dei bambini è stata molto ridotta, complici le mascherine, il sistema immunitario potrebbe non essere stato allenato in maniera adeguata e non avere sviluppato anticorpi sufficienti. Del resto, abbiamo tanti virus per cui non ci sono vaccini e il modo migliore per allenare il sistema immunitario è anche quello di venirne in contatto. Potrebbe essere che in alcuni bambini senza adeguati anticorpi ci sia stata una reazione esagerata”.
MATTEO BASSETTI SUI CASI DI EPATITE NEI BAMBINI: “NON DOBBIAMO NASCONDERE I PROBLEMI, QUESTO ERRORE L’HANNO GIÀ FATTO I CINESI”
Nel prosieguo del suo intervento sui casi di epatite nei bambini, avvenuto proprio mentre scorrevano i titoli di coda di “Non è l’Arena”, Matteo Bassetti ha risposto a una domanda del conduttore Massimo Giletti, che gli ha chiesto se si possa al momento restare tranquilli, visto il numero già considerevole di epatiti acute diagnosticate: “Stiamo abbastanza tranquilli – ha rassicurato l’infettivologo –. Bisogna dire alle persone che non ci si deve allarmare e stiamo mettendo in comunione tutti i nostri dati con quelli degli altri Paesi del Mondo. Non dobbiamo commettere l’errore già fatto dai cinesi nel 2019, quando ci hanno nascosto i problemi. Serve studiare, fare ricerche e capire”.
Il riferimento che Matteo Bassetti ha fatto nei confronti della Cina è naturalmente legato alla genesi della pandemia di Coronavirus e alla sua diffusione, che probabilmente avrebbe potuto essere più contenuta e provocare meno vittime se la nazione del Dragone avesse annunciato sin da subito il problema.