Per la tradizionale Messa del 6 gennaio, celebrando l’Epifania del Signore, Papa Francesco ha voluto ricordare i Re Magi durante l’omelia in San Pietro, chiedendo ai fedeli presenti di prenderli ad esempio: “Come i Magi, prostriamoci, arrendiamoci a Dio nello stupore dell’adorazione – le parole che si leggono sul sito dell’agenzia di stampa Ansa – adoriamo Dio e non il nostro io; adoriamo Dio e non i falsi idoli che ci seducono col fascino del prestigio e del potere, con il fascino delle false notizie”. E ancora: “Adoriamo Dio per non inchinarci davanti alle cose che passano e alle logiche seducenti ma vuote del male”. Papa Francesco, ha quindi chiesto ai fedeli di fare spazio nella propria vita a Dio, che è l’amore vero, quello “che non passa, che non tramonta, che non si spezza neanche dinanzi alle fragilità, ai fallimenti e ai tradimenti”.



Il Pontefice ha poi ricordato come il cammino della fede inizi nel momento in cui “Smettiamo di conservarci in uno spazio neutrale e decidiamo di abitare gli spazi scomodi della vita” fatti anche “di sofferenze che scavano nella carne”. E ancora: “In questi momenti si levano dal nostro cuore quelle domande insopprimibili, che ci aprono alla ricerca di Dio. Dov’è quell’amore che non passa, che non tramonta, che non si spezza neanche dinanzi alle fragilità, ai fallimenti e ai tradimenti?”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



EPIFANIA DEL SIGNORE, OGGI 6 GENNAIO SI CELEBRA IL MANIFESTARSI DI CRISTO AL MONDO

Il 6 gennaio di ogni anni si celebra l’Epifania del Signore, cioè la giornata in cui si celebra il manifestarsi di Cristo al mondo. L’Epifania, conosciuta a est come Teofania, cioè rivelazione, è una festa cristiana che celebra l’incarnazione di Dio Padre in Gesù. Qual è il senso dell’Epifania? Potremmo riassumere tutto tramite la semplice adorazione dei Magi. Infatti nella serie monografica riguardante la vita di Maria si trova un dettagliato approfondimento su quella che è la scena dell’adorazione dei Magi. Questa è una giornata solenne per la cristianità.



Infatti, oggi la Chiesa celebra il manifestarsi di Cristo al mondo. Nell’occidente, per le Chiese, l’evento che rappresenta questa manifestazione è la visita dei Magi a Gesù Bambino. I Magi rappresentano a livello simbolico tutti i popoli del globo terrestre. Per le Chiese orientali è invece il battesimo il momento in cui Gesù si manifesta come Figlio di Dio, dalla colomba dello Spirito Santo e dalla voce di Dio.

Epifania del Signore, “mi rendo manifesto”

Epifania del Signore è un termine che deriva dal greco antico, si tratta del verbo epifàino, traducibile come “mi rendo manifesto”. Il sostantivo femminile epifàneia significa invece presenza divina, venuta, apparizione o manifestazione. Grazie a Giovanni Crisostomo questa parole finì con con l’assumere un ‘altro significato, associato alla natività. Per quel che riguarda la Chiesa cattolica, ortodossa e anglicana questa è una delle massime solennità dell’anno liturgico, insieme al Natale, ala Pasqua e alla Pentecoste. Per i credenti cattolici è una festa di precetto, mentre nei Paesi dove non viene considerata una festività civile, viene spostata alla domenica tra il 2 e l’8 gennaio.

Si tratta dell’ultima delle solennità natalizia. Impropriamente è anche conosciuta con il termine profano di Befana, figura tipica del folclore regionale italiano. In realtà si tratta di una corruzione lessicale di Epifania tramite bifanìa e befanìa. Per effetti civili il 6 gennaio è festa anche a Porto Rico, in Polonia, nella Repubblica Dominicana, in alcuni cantoni svizzeri, in Spagna, in Slovacchia, in Grecia, in alcune regioni tedesche, in Finlandia, in Croazia e in Austria. Nel Regno Unito è una festività religiosa. Per Irlanda del Nord, Galles e Inghilterra è una festa civile ma non di vacanza dal lavoro, non festiva quindi, anche se generalmente è inserita come termine delle festività natalizie.