Un robot lavasciuga, dotato di Intelligenza artificiale, che affianca – e non sostituisce – l’uomo per rendere più efficienti i lavori di pulizia negli ambienti sensibili: questa è l’idea su cui si regge Tennant T7 AMR, presentato pochi giorni fa da Epm (azienda napoletana leader nel nostro paese per Facility ed Energy Management) simbolicamente dentro all’Ospedale San Giuseppe Moscati avellinese. A muovere i circuiti ‘cerebrali’ della macchina c’è l’innovativa tecnologia BrainCorp, che grazie all’Intelligenza artificiale è grado di evitare i classici e rischiosi rimbalzi contro i muri tipici dei robot lavasciuga e che dà a T7 AMR la possibilità di prevedere con largo anticipo gli ostacoli e i loro movimenti, adeguando la sua rotta.
Prima di arrivare alle caratteristiche che rendono l’invenzione di Epm rivoluzionaria, il Consigliere Delegato della società Carmine Esposito ha posto l’accento sul fatto che il robot risponde anche ai “canoni del rispetto dell’ambiente poiché il lavaggio si basa sulla tecnologia ec-H2ONanoClean” che sfrutta la pressione dell’acqua per le pulizie e – questo l’aspetto più importante – la converte elettricamente in un disinfettante privo di soluzioni chimiche.
Come se non bastasse, robot lavasciuga T7 AMR è pensato per affiancare gli addetti alle pulizie umani, occupandosi in autonomia dei pavimenti, mentre un operatore disinfetta e pulisce le superfici sopraelevate: si pensi, nel caso dell’ospedale, a maniglie, banconi, lettini, rubinetti, interruttori e pressoché qualsiasi altro oggetto di trovi in una stanza ospedaliera.
Le caratteristiche del robot lavasciuga Tennant T7 AMR di Epm
L’abbiamo accennato poco fa ma è importante dedicargli lo spazio che si merita, perché di fatto la più importante novità del robot lavasciuga è il suo ‘cervello’ pulsante: a muovere T7 AMR è una Intelligenza Artificiale che grazie ad una piccola telecamerina – Epm assicura il rispetto della privacy con l’oscuramento automatico dei volti inquadrati – e ai suoi sensori prevede ogni tipo di ostacolo ricalcolando immediatamente il suo percorso per evitarlo senza sbatterci contro. L’operatore non dovrà far altro che scegliere tra una delle due modalità (‘Rotta‘ o ‘Riempi‘) per indirizzare T7 AMR su di uno specifico percorso – guidandola la prima volta affinché lo impari – oppure per lasciare il robot lavasciuga libero di vagare secondo i suoi calcoli, l’osservazione dell’ambiente e i vari dati raccolti nel corso del tempo.
Riguardo al flusso d’acqua per la pulizia, Epm ha puntato sulla già citata tecnologia ec-H2ONanoClean che ha il grande vantaggio di garantire una pressione e un’intensità del getto costanti dall’inizio alla fine del suo ‘turno lavorativo’, strizzando anche l’occhio alla transizione green: basterà riempire il suo serbatoio con normale acqua di rubinetto che verrà poi caricata con ioni positivi e negativi per creare una soluzione detergente ad impatto ambientale 0.