Sebbene permangano i timori relativi all’impatto della guerra in Ucraina sulla “salute” del tessuto industriale italiano, gli elementi per guardare con fiducia al futuro non mancano. L’Emilia-Romagna, ad esempio, è una delle regioni più virtuose con 273mila imprese che producono annualmente 311 miliardi di ricavi, quindi l’8% del totale nazionale. Qui c’è un “sistema” che è alla base di quei distretti vincenti che riescono a brillare nello scenario internazionale. Quella che realizza il fatturato più alto, secondo le elaborazioni di Mf/Milano Finanza sulla base dei dati Leanus al 31 dicembre 2020, è la EPM srl di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, che è tra le top Pmi della regione. Infatti, il fatturato dell’azienda è, infatti, di 43,6 milioni di euro.



Si tratta di un’impresa attiva da oltre trent’anni anni nel settore dei servizi ambientali e tramite la sua esperienza presenta un core business ben strutturato nel settore del facility management. Inoltre, nel settore delle pulizie civili ed industriali, la EPM Srl è un’impresa altamente specializzata con una presenza consolidata in strutture pubbliche, ospedaliere e scolastiche, ma è attiva anche nel campo della disinfezione, sanificazione, sterilizzazione e dell’igiene ambientale.



Un dato molto positivo a conferma del possibile futuro roseo. L’imprenditore parmigiano Andrea Chiesi, che è anche presidente di Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (Cerr) – Digital Innovation Hub ER, che assiste le Associazioni Industriali e imprese sui temi della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, trasformazione digitale e sostenibilità, non si nasconde, ma avverte: «È indispensabile alzare l’asticella sulla capacità del sistema Via Emilia di innovare con ricerca e sviluppo. Siamo stati e siamo molto bravi se il confronto è con le altre regioni italiane, ma se spostiamo il focus sull’Europa la strada da fare è davvero tanta».



“SISTEMA INDUSTRIALE EMILIA-ROMAGNA È SOLIDO”

In altre regioni italiane la “fotografia” più recente che è stata scattata sul sistema indutriale emiliano romagnolo sarebbe guardare con occhi sognanti. Infatti, i dati dicono che se proprio non si vuole parlare di modello, di sicuro è un bel punto di partenza per disegnare un format di fare quel passo in più che tutti auspicano.

Peraltro, i dati regionali esaminati da Milano Finanza mostrano che in Emilia-Romagna c’è un 30% in più di fatturato investito in sostenibilità rispetto al dato nazionale, c’è una media di 3,3 interventi green per impresa e la previsione che entro il 2024 oltre la metà delle aziende avrà effettuato un investimento all’insegna dell’ambiente. Questi i dati che emergono dalla ricerca realizzata da Banca Ifis. Peraltro, proprio sulla sostenibilità ambientale le imprese dell’Emilia-Romagna stanno praticamente “staccando” le altre regioni italiane. Peraltro, non si aspettano i 2 miliardi di fondi in arrivo in regione con il Pnrr per innescare la rivoluzione green e digitale, perché le imprese ricorrono perlopiù ad autofinanzimento, in misura minore credito bancario, leasing ed incentivi pubblici.