Le vittime di Jeffrey Epstein hanno deciso di fare causa a Deutsche Bank e JpMorgan Chase & Co., accusando i colossi bancari di avere favorito le operazioni di traffico sessuale portate avanti negli anni passati dal defunto imprenditore finanziario. Le denunce sono state presentate a New York. L’intenzione, come riportato dal Wall Street Journal, sarebbe quella di dare vita ad una class action e di fare sì che i due processi si fondano.



Il risarcimento che le donne che hanno puntato il dito contro il magnate per gli abusi sessuali potrebbero ottenere sarebbe sicuramente di entità rilevante, anche se gli importi non sono ancora noti. “Epstein e i suoi co-cospiratori non avrebbero potuto vittimizzare senza l’assistenza di persone facoltose e istituzioni finanziarie”, di questo è sicuro l’entourage di legali dell’accusa. “Non smetteremo di lottare per i sopravvissuti finché tutti non saranno ritenuti responsabili”, ha ribadito uno degli avvocati.



Epstein, da vittime causa a Deutsche Bank e JpMorgan: il motivo

Jeffrey Epstein ha usufruito della collaborazione di Deutsche Bank e JpMorgan Chase & Co. per il traffico sessuale di cui lo accusano le sue vittime? L’ipotesi è concreta. “Sebbene la banca abbia correttamente classificato Epstein come ad alto rischio, ha omesso di esaminare l’attività nei conti per i tipi di attività che erano ovviamente implicati nel suo passato”, si legge nella denuncia presentata dalle due donne.

Le bandiere rosse sul cliente erano ben evidenti, ma pare che siano state ignorate in diverse occasioni. Pare infatti che il magnate si sia rivolto a Deutsche Bank quando i legami con JP Morgan furono interrotti intorno al 2013. Le banche in questione finora non hanno commentato la vicenda. In passato quella tedesca aveva ammesso di aver commesso un “errore critico”, per poi tuttavia smentire le parole in questione, annunciando che “le argomentazioni necessarie sarebbero state presentate in tribunale”.