Alle ore 4:06 e 21 secondi di oggi, mercoledì 20 marzo 2024, si è verificato l’equinozio di primavera 2024. Cosa è successo di preciso? In quel preciso istante il Sole si è trovato in posizione verticale rispetto all’equatore terrestre, di conseguenza oggi avremo 12 ore di luce e di buio esattamente distribuite. L’equinozio di primavera è un fenomeno legato alla rotazione della terra attorno alla nostra stella. Il calendario gregoriano prevede che un anno duri 365 giorni ma il nostro pianeta impiega 365 giorni, 5 ore e 48 minuti per appunto compire il giro completo, di conseguenza questa differenza di tempo viene compensata con i noti anni bisestili ogni quattro anni (il 2024 è proprio uno di questi).



Si aggiunge così un giorno in più che però modifica anche gli orari e le date degli equinozi, così come ricorda IoDonna.it. Con questo evento inizia ufficialmente anche la primavera, di conseguenza da poco meno di 4 ore a questa parte ci siamo lasciati per sempre alle spalle l’inverno 2024, iniziando quindi il lento cammino verso l’estate. Le ore di luce continueranno ad aumentare di 4 minuti di sole al giorno e il tutto sarà particolarmente visibile nella notte fra il 29 e il 30 marzo quando si effettuerà il cambio dell’ora con lo spostamento delle lancette in avanti di 60 minuti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2024: QUANDO CADE, COS’È E PERCHÉ È IMPORTANTE? ECCO COME SI CELEBRA NEL MONDO

Nella giornata di domani, mercoledì 20 marzo 2024, cade l’Equinozio di primavera, ovvero il primo giorno ufficiale della nuova stagione, che ci permetterà di lasciare questo climaticamente particolare inverno alle spalle. Una data ufficialmente riconosciuta il tutto l’emisfero boreale, che a partire da domani godrà di giornate più lunghe e progressivamente più calde, fino all’apice durante il Solstizio d’estate, con il quale cambierà nuovamente stagione.



Nel, come anticipato, l’Equinozio di primavera cade il 20 marzo 2024, ma si tratta di una data che varia di anno in anno, in una finestra compresa tra il 19 e il 21, sempre del mese di marzo. La variazione dipende strettamente dalla rotazione della Terra attorno al Sole, che si compie esattamente in 365 giorni e 6 ore (il cosiddetto anno siderale), e dato che non si può tenere conto di quelle 6 ore in più (corrette convenzionalmente con gli anni bisestili), equinozi e solstizi variano di conseguenza. L’Equinozio di primavera cadrà il 20 marzo almeno fino al 2030, quando poi verrà spostato al 19, almeno fino al 2100, che tornerà il 21.

Cos’è l’Equinozio di primavera 2024 e cosa rappresenta dal punto di vista astronomico?

Insomma l’Equinozio di primavera 2024 è il giorno in cui convenzionalmente inizia la primavera. In latino, la parola aequĭnoctĭum significa ‘notte uguale al giorno‘ ed indica il fatto che nel corso della prossima giornata, le ore di luce e quelle di buio si equivarranno. Attualmente l’equinozio è importante perché indica, appunto, il cambio di stagione, ma la sua celebrazione è legata più alla tradizione. In passato, infatti, era il momento in cui la terra tornava ad essere coltivabile ed era associato a speranza e prosperità.

Astronomicamente, invece, l’Equinozio di primavera rappresenta il momento in cui nessuno dei due emisferi terrestri è inclinato verso il Sole, che colpisce dunque perpendicolarmente l’equatore. In altre parole, durante l’Equinozio entrambi gli emisferi terrestri ricevono per 24 ore la stessa quantità di luce. Concluso il giro attorno al suo asse, poi, uno dei due emisferi della Terra si inclina verso il sole, con conseguente allungamento delle ore di luce. Ne consegue, dunque, che l’Equinozio di primavera cade in periodi diversi nei due emisferi, e se per quanto riguarda il nostro è marzo, per quello australe sarà poi a settembre (quando per noi cadrà l’Equinozio d’autunno, che nel 2024 sarà il 22 settembre).

Equinozio di primavera 2024 quali sono le tradizioni storiche sopravvissute?

L’Equinozio di primavera, così come quello d’autunno e i due solstizi, storicamente è legato ad ampie tradizioni e riti. Infatti, rappresentava un momento di rinascita dopo il difficile inverno, con i campi che tornavano ad essere coltivabili e le strade percorribili, con alberi sempre più verdi e prati colorati dai fiori. Oggi, delle tradizioni storiche, ne sono sopravvissute più poche e seppur siano diffuse soprattutto all’estero, anche in Italia ce n’è qualche strascico.

Le uova, per noi legate soprattutto alla Pasqua (che per i cristiani, non a caso, cade la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’Equinozio di primavera), erano viste nell’antico Egitto come un cibo di buon auspicio, da consumare in grandi banchetti durante la festa Sham el Nessim, che cadeva proprio il giorno dell’Equinozio. In Giappone, invece, si festeggia lo Shunbun no hi, durante il quale si visitano le tombe di famiglia, ma l’Equinozio di primavera è anche il momento magico in cui i ciliegi iniziano a fiorire.