ER GOL DE TURONE ERA BONO: IL DOCU-FILM SU RAI 1

A distanza di 42 anni il gol fantasma di Maurizio Turone fa ancora scuola: se ne parla dopo tutti questi anni, è rimasta una pagina “misteriosa” nel nostro calcio come tante altre che, nonostante le stagioni nel frattempo trascorse e i tanti avvenimenti successi, restano nell’immaginario collettivo come casi da risolvere ma, più che altro, sono ormai ridotti a una sorta di clichè (magari non per i tifosi coinvolti) al netto di chi effettivamente avesse ragione. Rai Uno dedica domenica 26 marzo, dopo Malta Italia valida per le qualificazioni agli Europei 2024, uno spazio a quanto accaduto quel pomeriggio di primavera: il titolo del docu-film è “Er gol de Turone era bono”, strettamente con inflessione romana a ricordare che i tifosi giallorossi non hanno mai dimenticato quella Juventus Roma.



La partita terminò 0-0, ma il caso che ancora oggi viene ricordato è il gol di Maurizio Turone: buono a detta di parecchi, in realtà annullato per fuorigioco, e sostanzialmente il primo grande caso di moviola nel nostro calcio. La Juventus aveva un punto di vantaggio in classifica – se ne assegnavano ancora due per vittoria; in caso di sconfitta la Roma sarebbe balzata al comando con sole due giornate da giocare. Va ricordato che nei turni seguenti la Juventus vinse contro Napoli e Fiorentina, la Roma battè la Pistoiese mentre all’ultima giornata pareggiò contro l’Avellino; certamente i tifosi bianconeri ricordano che comunque lo scudetto sarebbe potuto andare alla Juventus anche con una sconfitta interna contro i giallorossi, ma il caso resta molto simile a quello, sempre contestatissimo, di Juventus Inter 1998, altra partita che nonostante gli oltre 20 anni da cui si è giocata viene immancabilmente rivangata a ogni derby d’Italia.



Per le cronache, la Juventus vinse lo scudetto con 44 punti a fronte dei 42 della Roma; segnò 46 gol (ne fece 8 Liam Brady, che un anno più tardi avrebbe regalato un tricolore alla Vecchia Signora tirando un rigore a Catanzaro, già con la certezza di essere stato venduto per fare spazio a Michel Platini) mentre alla Roma non valsero le 18 marcature di Roberto Pruzzo, che in quel periodo segnava a profusione ma non sarebbe comunque stato convocato al Mondiale 1982 (e qui si dovrebbe tirare in ballo Paolo Rossi, oltre che Enzo Bearzot e tante altre cose). I bianconeri invece subirono appena 15 reti: la porta della Juventus rimase inviolata nelle ultime 5 giornate, e anche quello fu uno dei segreti per il successo. Certo: in molti sostengono ancora che un gol incassato ci fu, e che lo scudetto in quel caso avrebbe preso la strada della capitale…

Leggi anche

Rafael Leao su Fonseca: "Attriti risolti"/ Milan, "non ho nulla contro di lui ma..." (14 novembre 2024)