UE blocca i fondi Erasmus per l’Ungheria
La Commissione Europea ha preso la decisione di bloccare i fondi destinati al programma Erasmus per l’Ungheria. Si tratta, concretamente, della prima conseguenza vera e propria della decisione, presa sempre dalla Commissione, di ridurre del 55% di fondi di coesione destinati all’Ungheria finché non prenderà le dovute decisioni per contrastare, tra le altre cose, la corruzione. Secondo le stime presentate dal quotidiano francese Le Croix, si tratterebbe almeno di 40,5 milioni di euro, pari alla cifra elargita nel 2020.
Il programma Erasmus è destinato alle università statali dei paesi europei e permette agli studenti interessati di vivere e studiare per un periodo tra i 6 e 12 mesi in un altro paese (anche extra europeo). Tutto questo avviene soprattutto grazie ai fondi che l’Unione Europea mette ogni anno a disposizione dei paesi che aderiscono al programma Erasmus, distribuiti sotto forma di borse di studio per sostenere la vita all’estero degli studenti. Nel 2020 dall’Ungheria sono partiti 22.622 studenti per studiare all’estero, mentre la decisione di sospendere i fondi da parte della Commissione interesserà 21 università ungheresi, tra le quali anche la prestigiosa Università Corvinus di Budapest.
Ungheria: la corruzione nelle Università
La decisione di bloccare i fondi per il programma Erusmus in Ungheria muoverebbe, insomma, nella direzione di portare il governo ungherese a combattere veramente la corruzione. I fondi colpiti dal blocco del 55% ammonterebbero ad un totale di 6,3 miliardi, che saranno sbloccati quando la Commissione Europea riconoscerà gli sforzi del governo. Nell’ultimo periodo, infatti, sotto decisione di Viktor Orban, la maggior parte delle università, da statali sono diventate private.
Nel contesto del programma Erasmus, però, la privatizzazione delle università è stata vista con un occhio decisamente critico dalla Commissione. Il problema, infatti, spiega ancora Le Croix, è che università ungheresi privatizzate sono passate nelle mani di fondazioni che hanno stretti legami con il governo, guidate talvolta da esponenti politici vicini allo stesso Orban. Questo modello di gestione delle Università secondo la Commissione non garantirebbe un uso corretto dei fondi destinati al programma Erasmus, violando sia le norme sugli appalti pubblici, che i requisiti contro i conflitti d’interesse, fondamentali per accendere ai finanziamenti europei.