Erbil, città curda nel nord-ovest dell’Iraq, è stata colpita nelle scorse ore da dodici missili balistici iraniani. L’agenzia di stampa irachena INA ha riportato che si sono registrate ben cinque esplosioni, ma che per il momento non ci sarebbero né conseguenze rilevanti a edifici né vittime tra civili e membri delle forze armate. “Non ci sono perdite umane, solo danni materiali”, recita un comunicato stampa diffuso dall’unità antiterrorismo del Kurdistan.
I razzi sono caduti in un’area tale per cui si è creduto che l’obiettivo potesse essere la sede del consolato americano oppure l’aeroporto. Pochi istanti fa, tuttavia, le Guardie Rivoluzionarie dell’Iran hanno rivendicato l’attacco missilistico, rivelando che esso non ha avuto nulla a che vedere con gli Usa. Il reale obiettivo, infatti, sarebbero state piuttosto delle strutture di addestramento del Mossad (l’agenzia di intelligence dello Stato di Israele, focalizzato sulle operazioni all’estero) situate a Erbil. Una ritorsione che si sussegue al bombardamento di Israele in Siria, dove nei giorni scorsi sono morti di due membri della Guardia nazionale iraniana.
Erbil colpita da missili: l’Iran contro il Mossad israeliano
L’attacco da parte dell’Iran a Erbil, città dell’Iraq colpita da dodici missili nelle scorse ore, è da attribuire dunque alle questioni avute con Israele. L’episodio si è verificato infatti a distanza di alcuni giorni da un’azione militare israeliana su Damasco, in Siria, nel corso della quale sono stati uccisi due importanti membri della Guardia Rivoluzionaria paramilitare iraniana. Nel darne notizia già nelle scorse ore l’agenzia IRNA aveva affermato che “basi segrete israeliane” erano state prese di mira. Dalle ultime notizie emerge che l’obiettivo sarebbero stati proprio due centri di addestramento del Mossad
I missili ad ogni modo sono precipitati nell’area della capitale del Kurdistan iracheno in cui si trova il consolato americano. L’edificio tuttavia era stato da poco costruito, per cui non c’erano persone all’interno. È anche per questo motivo che non si sono registrate vittime. Nell’attacco sono stati danneggiati anche gli uffici della TV locale “Kurdistan24”, che ha pubblicato un video sui social network in cui vengono mostrati i vetri rotti delle finestre.