È scoppiata la guerra “mediatica” tra Francia e Turchia con un’origine che parte da lontano, addirittura dalle vignette su Charlie Hebdo tornate di triste cronaca recente dopo la decapitazione in strada di un professore liceale fuori Parigi per mano di un ceceno 18enne islamizzato radicale. Dopo le parole molto dure riferite dal Presidente francese durante l’elogio funebre del professor Paty – quando Emmanuel Macron ha parlato di impegno e legge contro l’Islam radicale e fondamentalista – arriva oggi la sferzata del n.1 di Ankara, con parole che segnano un punto di non ritorno nei rapporti diplomatici tra Francia e Turchia: «In Europa contro i musulmani si sta compiendo una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale». Non solo, Erdogan ha lanciato attacchi personali al Presidente Macron definendolo «con gravi problemi mentali». Infine il presidente turco fa appello alla cancelliera Merkel «Se voi avete libertà di religione, com’è che ci sono stati quasi 100 attacchi contro moschee? Voi siete i veri fascisti, siete gli eredi dei nazisti». Il boicottaggio richiesto dei prodotti francesi arriva in risposta all’altrettanta minaccia di boicottaggi dei prodotti turchi, a sua volta a seguito degli insulti piovuti nelle scorse ore contro il Capo dell’Eliseo.



ERDOGAN VS MACRON: LE REAZIONI DI MERKEL, MACRON E ZARIF

«Le parole del presidente turco Erdogan su Emmanuel Macron sono diffamatorie e assolutamente inaccettabili», ha rilanciato il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert durante la conferenza stampa a Berlino sull’ultima escalation diplomatica all’interno della Nato. «L’Unione europea ha fissato un quadro di lavoro, e una scadenza – dicembre – per la riflessione e la valutazione delle azioni della Turchia, prima di giungere a conclusioni», fa sapere il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano. Netto invece il Premier italiano Giuseppe Conte che difende la posizione di Macron e la richiesta di libertà di espressione avanzata dalla Francia dopo l’orrore del caso Paty: «Le parole rivolte dal presidente Erdogan al presidente Macron sono inaccettabili. Le invettive personali non aiutano l’agenda positiva che l’Ue vuole perseguire con la Turchia ma, al contrario, allontanano le soluzioni. Piena solidarietà al presidente Emmanuel Macron». Sempre dall’Italia è durissimo il commento del Cella presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, nei confronti del presidente Erdogan: «Affermare come fa Erdogan che la lotta all’estremismo islamista di Macron stia portando a un clima per i musulmani simile a quello verso ebrei negli anni 30 è un fatto grave e inaccettabile su cui anche l’Italia, come la Germania, dovrebbe prendere posizione. E’ un gioco perverso che ha lo scopo di banalizzare la Shoah da un lato e dall’altro negare le responsabilità del fanatismo islamista, responsabile di alcuni episodi terribili come la decapitazione del professor Paty o gli attentati terroristici in tutta Europa». In favore dell’intervento turco è invece il Ministro degli Esteri dell’Iran Javad Zarif, che su Twitter attacca «I musulmani sono le prime vittime del culto dell’odio, rafforzato dai regimi coloniali ed esportato dai loro clienti. Insultare 1,9 miliardi di musulmani – e le loro figure sacre – per gli orrendi crimini di estremisti di questo tipo significa abusare della libertà di parola. Ciò aumenta soltanto l’estremismo».

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