Entrambi consapevoli della necessità della pace, Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin non escludono l’avvicinamento di una guerra nucleare. Ne hanno parlato in una telefonata con cui hanno rafforzato ulteriormente i rapporti economici tra Turchia e Russia, anche in virtù dell’avvicinamento di Ankara al gruppo dei Brics. Ad annunciare che c’è stato un colloquio telefonico è stato il Cremlino in un comunicato in cui spiega che i due presidenti si sono confrontati sugli strumenti per migliorare l’efficienza del commercio bilaterale e della cooperazione economica.
“Facendo seguito alla conversazione avvenuta a Kazan il 23 ottobre, i due hanno discusso concretamente di questioni urgenti dell’agenda bilaterale, con particolare attenzione al miglioramento dell’efficacia della cooperazione commerciale ed economica. A questo proposito, le relative agenzie si impegneranno a comunicare“, riporta la nota ufficiale diramata dalla Russia. “Il Presidente Erdogan ha dichiarato che il loro obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione in molti ambiti, in particolare incrementando il volume degli scambi commerciali tra la Turchia e la Russia“, recita invece il comunicato diffuso dalla Turchia.
TURCHIA PIÙ VICINA ALLA RUSSIA? LE CRITICHE A BIDEN
Ma Erdogan e Putin hanno anche discusso di alcune questioni internazionali. Infatti, il primo ha fatto sapere di aver sottolineato “che la Turchia continua a impegnarsi per porre fine alle tensioni nella regione e continuerà a contribuire ai processi di pace“. La tempistica della telefonata non è ritenuta casuale, così come le motivazioni, che vanno oltre i rapporti economici tra i due Paesi. Infatti, la Turchia si sta allontanando dall’Ue e ha criticato le strategie della NATO, e degli Usa in particolare.
Ad esempio, Erdogan ha contestato la scelta del presidente uscente americano Joe Biden di permettere all’Ucraina di colpire il territorio russo con i loro missili. Per il presidente turco, questa decisione allontana una soluzione diplomatica e rappresenta una spinta all’escalation e a una reazione da parte del Cremlino. Non a caso Putin ha fatto sapere di aver modificato la ‘dottrina nucleare’ russa e avvertito riguardo il fatto che, mentre “il mondo attende e vuole la pace“, d’altra parte, ci si sta “avvicinando a un conflitto nucleare“.
LE MANOVRE DI ERDOGAN PER FERMARE LA GUERRA IN UCRAINA
Erdogan con la telefonata di oggi a Putin ha voluto ribadire la sua posizione, cioè di tenere aperto il dialogo con la Russia. Una posizione controcorrente rispetto agli alleati della NATO e alla posizione di Biden. Ma l’obiettivo del presidente turco è di organizzare una conferenza di pace a Istanbul. A tal proposito, Bloomberg fa sapere che il governo turco vuole organizzare un vertice durante il quale presentare un piano di pace per il presidente ucraino Zelensky.
Il primo obiettivo è arrivare a una tregua, poi rinviare di 10 anni la discussione riguardante l’adesione dell’Ucraina alla NATO e la creazione di una zona demilitarizzata nel Donbass. In cambio, Ankara vorrebbe che venisse inviato in Ucraina un contingente internazionale che faccia da garante e supporto.
Se questi punti potrebbero essere difficili da digerire da Zelensky, potrebbero invece servire a ‘calmare’ Putin, infatti Bloomberg parla di un piano realistico che si basa sulla situazione sul campo e sui report dell’intelligence, secondo cui le truppe ucraine rischiano di perdere ulteriore terreno.
President Recep Tayyip Erdoğan spoke by phone with President Vladimir Putin of Russia.
The call addressed bilateral relations between Türkiye and Russia as well as regional and global issues.
President Erdoğan stated that their goal is to enhance cooperation in many spheres,…
— Republic of Türkiye Directorate of Communications (@Communications) November 24, 2024