OGGI LA FIRMA DEI 5 FIGLI BERLUSCONI: ACCETTATO IL TESTAMENTO DEL PADRE SULL’EREDITÀ
Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno annunciato oggi, 11 settembre 2023, la piena accettazione dell’eredità voluta dal padre Silvio Berlusconi nel suo ultimo testamento: i “rumors” delle scorse ore diventano realtà con l’annuncio dei figli in una nota diffusa da Mediaset anche durante il Tg5 delle ore 20, «Abbiamo accettato l’eredità paterna interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità».
La dichiarazione si sofferma in particolare modo sul ruolo dei figli maggiori nella maggiore delle aziende di famiglia, elemento che era stato messo in dubbio rispetto all’accettazione dell’accordo sulla stampa nelle scorse settimane: «per effetto di tale accettazione Marina e Pier Silvio assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la continuità». La firma, sulla quale si è lavorato dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso – per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario – «è avvenuta presso la ‘storica’ Villa San Martino di Arcore. Ora il testamento è esecutivo sugli oltre cinque miliardi di valore del patrimonio, con la conferma di una forte unità famigliare», riporta l’Agenzia ANSA. Piena armonia tra i figli del primo matrimonio di Berlusconi – Marina e Pier Silvio – e gli altri tre nati da Veronica Lario, ovvero Barbara, Eleonora e Luigi.
EREDITÀ BERLUSCONI, ECCO COME I FIGLI SI DIVIDERANNO IL PATRIMONIO
Secondo quanto inserito dall’ANSA nel resoconto sull’eredità di Berlusconi dopo la firma dell’accordo tra i 5 figli ha come diretta conseguenza una Fininvest “blindata” per almeno 5 anni con l’attuale management: «tutti e cinque i figli pagheranno secondo la ripartizione di tutto il patrimonio le cifre previste dai legati lasciati dal padre, pari a 230 milioni complessivi, per Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri», si legge nelle fonti Mediaset riportate dall’ANSA. Significa per l’appunto che Marina e Pier Silvio Berlusconi contribuiranno con il 26% ciascuno, mentre i restanti tre fratelli con il 16%: l’intesa sottoscritta dai cinque fratelli Berlusconi prevede che «Marina e Pier Silvio deterranno rispettivamente il 29,1% (insieme oltre il 58%) di Holding Italiana I, Holding Italiana II, Holding Italiana III, Holding Italiana VIII. In virtù di questo, la loro partecipazione complessiva e in trasparenza in Fininvest si tradurrà rispettivamente nel 26% (insieme il 52%), così come emerso dopo l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi».
Oltre all’accordo con clausola di “lock-up” che impegna il gruppo a non vendere le quote per almeno 5 anni (in cui nessuno dei fratelli modificherà le quote possedute nelle proprie holding e conseguentemente in Fininvest), la divisione del patrimonio è sostanzialmente la seguente: grazie alla loro partecipazione in diverse holding (Italiana I, II, III e VIII), Marina e Pier Silvio avranno ciascuno il 26% di Fininvest e insieme arriveranno al 52% e perciò al pieno controllo della maggioranza: gli altri tre figli Barbara, Eleonora e Luigi invece terranno ciascuno il 16% di Fininvest, che sommato porta al 48%. I tre fratelli “minori” avranno il diritto a esprimere 3 consiglieri in Fininvest, che potrà avere fino a un massimo di 15 consiglieri (oggi il massimo è previsto in 12): «Nella holding di famiglia non sarebbe poi previsto alcun meccanismo di maggioranza qualificata o minoranza di blocco: gli accordi infatti prevedrebbero che tutte le decisioni di carattere sia ordinario che straordinario vengano prese a maggioranza semplice», conclude la nota diffusa dall’ANSA.