A I Fatti Vostri la drammatica vicenda di Raoul Singh, 20enne condannato all’ergastolo per aver ucciso il padre violento a Vicenza: “Se mio figlio non mi avesse difeso io sarei morta – racconta la mamma Suki Kaur, in studio al programma di Rai Due – mio marito mi aveva aggredito e aveva aggredito anche lui. Mi ha solo difeso”. E ancora: “Io sono indiana, il nostro matrimonio era combinato. Lui ha iniziato dal primo giorno a bere, era alcolizzato, quindi ho capito subito che la mia vita non sarebbe stata facile. La mia famiglia non mi ha mai appoggiato. Lui mi picchiava – ha proseguito e – le cose sono andate peggiorando”.



Con la nascita di Raoul Singh la situazione non è migliorata: “Tante volte io stavo fuori di notte con mio figlio, sperando che mio marito si calmasse”. L’11 agosto del 2020 poi la situazione inizia a degenerare: “Ero al lavoro, mio figlia mi ha scritto dicendo di tornare presto a casa urgentemente. Avevo capito che sarebbe successo qualcosa di grave, poi quando sono tornata a casa ho visto i carabinieri che erano lì. Mio marito aveva minacciato mia figlia con un coltello, poi hanno portato via mio marito e l’hanno ricoverato”.



UCCIDE PADRE VIOLENTO, CONDANNAO ALL’ERGASTOLO: “COS’ACCADDE IL 19 AGOSTO…”

Il 18 agosto viene però dimesso e tornando a casa, dopo un’altra notte da ubriaco, si scaglia contro il figlio Raoul. Nel frattempo la famiglia aveva fatto denuncia per allontanamento dalla casa che però non si è di fatto concretizzata: “Mio figlio che aveva 18 anni diceva che voleva rimanere in casa e che suo padre doveva andare via. Il 19 agosto mio marito ha aggredito mio figlio con un coltello, e lui per difendermi gli ha tolto il coltello dalle sua mani e gli ha tirato tre coltellate. Se non lo avesse fatto saremmo morti tutti”.



In studio è giunto anche l’avvocato che sta seguendo da vicino la vicenda: “Stiamo aspettando le motivazioni del processo e proporremo Appello sia per sostenere la voce del nostro assistito in ordine della legittima difesa e soprattutto la sproporzione del caso, l’ergastolo, per un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 18 anni ed era incensurato”.