Eric Burdon è un cantante e cantautore inglese di fama internazionale. In passato è stato il cantante principale del gruppo rock e R&B The Animals, ma anche compagno di feste di Hendrix e Morrison ed eroe di Springsteen. La vita di Eric Burdon è quella di un sopravvissuto, di uno che a differenza di tanti suoi amici e colleghi ce l’ha fatta! Tra le voci più forti del dopoguerra, la fama di Eric è sicuramente legata al gruppo degli The Animals. Classe 1941, Eric è nato l’11 maggio a Walker, Newcastle upon Tyne, in Inghilterra. Considerato da molti “il miglior cantante blues mai uscito dall’Inghilterra”, Eric è considerato uno dei cantanti più distintivi della British Invasion con la sua voce blues-rock profonda e potente al punto da essere stato inserito da Rolling Stone nel 2008 al 57° posto nella lista dei “100 più grandi cantanti di tutti i tempi”.



Dopo lo scioglimento della band The Animals, Burdon ha continuato la sua carriera da solista unendosi al leggendario Jimmy Witherspoon e registrando Guilty. Non solo, ha anche recitato un piccolo cameo nel film di Oliver Stone The Doors e ha collaborato con il collega inglese e tastierista Brian Auger.

Eric Burdon e il primo incontro con Jimi Hendrix: “notato in una stanza”

La fama di Eric Burdon non si è mai spenta. Anzi il miglior cantante blues mai uscito dall’Inghilterra durante la sua longeva carriera ha lavorato e collaborato anche con Jimi Hendrix. Proprio ricordando il mito ha raccontato: “la prima volta che ho incontrato Jimi è stato mentre stavo provando la mia nuova band in un club chiamato The Telephone Booth. Era sceso per cercare giocatori da inserire nell’Experience. Chas Chandler sapeva che stavo mettendo insieme una nuova band e che stavo cercando un chitarrista. Noel Redding era venuto all’audizione. Gli stavo dando la routine del “non chiamarci, ti chiameremo noi” quando ho notato Jimi in piedi in fondo alla stanza”.



Infine parlando della sua ultima opera “27 Forever” ha sottolineato: “quando abbiamo perso quel grande talento che è stata Amy Winehouse, ero profondamente rattristato e ho cominciato a chiedermi che cosa ci fosse di sbagliato che accadeva in quella tenera età che si è presa così tanti dei nostri artisti più dotati, da Jimi Hendrix a Kurt Cobain. Molti dei miei amici, la maggior parte delle persone di talento, non è riuscita a scendere a patti con la transizione verso l’età adulta, nel bel mezzo del loro talento e fama”.

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