Il pensiero che Eric Clapton ha nei confronti dei vaccini, del Covid in generale e del lockdown non è nuovo. Già lo scorso anno si schierò apertamente insieme a Van Morrison contro le misure messe in atto dai governi per mantenere i contagi. In una recente intervista ha inoltre dichiarato di sentirsi isolato da tutti i suoi amici e dai colleghi proprio per la sua posizione in merito: “Ho cercato di mettermi in contatto con altri amici musicisti ma non ho più notizie di nessuno. Il mio telefono non squilla più molto spesso, non ricevo più tanti messaggi o e-mail. E’ abbastanza impressionante”.



Continuando, Clapton ha detto che si è sentito emarginato anche dai parenti perché la pensa diversamente dagli altri. Ma non solo, è convinto che il vaccino contro il Covid possa rendere sterili e si dice preoccupato per le figlie: “Ho paura di quel che i vaccini potranno fare a loro. Una volta che hanno compiuto 18 anni non c’è modo di fermarle. Credo che lo considerino un problema nel breve periodo, che ci si debba vaccinare per andare dal medico o per viaggiare. Non capiscono”. Stando alle parole dell’artista, pronunciate in una intervista per Oracle, alle sue raccomandazioni le figlie lo guardano come per dire ‘Perché non chiudi la bocca?’.



Eric Clapton e la sua esperienza con il vaccino

Nonostante le affermazioni di preoccupazione nei confronti del vaccino anti Covid, Eric Clapton si è sottoposto alla vaccinazione AstraZeneca, che però avrebbe fatto solo per i figli superando il suo terrore per gli aghi. In merito alla sua esperienza, ha raccontato di essere stato per una settimana KO: “Ho 76 anni, faccio parte della popolazione fragile e a febbraio ho fatto la prima dose. Mi stavo preparando per uno show in cui avrei suonato la chitarra, ma non ce l’ho fatta”.

Clapton aveva anche inviato un messaggio al produttore e architetto Robin Monotti Graziadei, a cui ha confidato di aver temuto di non poter riprendere a suonare dopo l’iniezione: “Ho iniziato subito ad avere molte reazioni che sono durate per dieci giorni. Dopo circa sei settimane sono stato contattato per il richiamo e gli effetti sono stati disastrosi. Sia le mani che i piedi erano diventati gelati, insensibili e abbastanza inutili per un paio di settimane”. A un certo punto dell’intervista per Oracle, però, il musicista si è anche espresso dicendo di aver smesso di guardare la tv perché “una buona parte della malattia è nella nostra testa”.