La campagna elettorale di Eric Zemmour in vista delle presidenziali si apre con incidenti, scontri e tensioni. Al suo arrivo il candidato di estrema destra, giornalista e conduttore tv, è stato ferito al polso. Un uomo, poco prima che il leader del partito Reconquête salisse sul palco, lo ha afferrato provocandogli una ferita per la quale è stato medicato e ha ricevuto una prognosi di nove giorni. Ci sono anche video online che mostrano lo stesso Eric Zemmour che ad un certo punto viene preso per il collo. È successo davvero di tutto nel primo grande appuntamento elettorale dopo che ha ufficializzato la sua candidatura.



Nelle scorse ore si è parlato anche di una irruzione di un gruppo di manifestanti antirazzisti e di successivi scontri, ma Le Monde ha poi spiegato che i rappresentanti dell’associazione Sos Racisme sono stati aggrediti appena hanno mostrato le magliette con la scritta “no al razzismo“. Ci sono anche video che mostrano i manifestanti aggrediti violentemente anche da più persone nello stesso tempo. Per questo le autorità hanno deciso di aprire un’inchiesta, invece i rappresentanti del partito di Zemmour parlano di «provocazione».



ZEMMOUR “CONTRO DI ME TUTTO È PERMESSO”

Prima del comizio una cinquantina di organizzazioni tra sindacati, partiti e associazioni avevano lanciato un appello ad una manifestazione per far “tacere” il candidato di estrema destra Eric Zemmour, già condannato due volte per istigazione all’odio razziale. E infatti circa 2.200 manifestanti, secondo i dati comunicati dalla questura, hanno sfilato a Parigi per denunciare la sua candidatura alle presidenziali. Sempre incline alla provocazione, il giornalista e conduttore ha promesso una «Francia fuori dal comando integrato della Nato» e «l’inizio della riconquista del Paese più bello del mondo».



Non è mancato il tema dell’immigrazione nel suo comizio: «L’immigrazione zero diventerà un obiettivo chiaro della nostra politica». Inoltre, ha spiegato di essere vittima di attacchi incrociati: «Contro di me tutto è permesso, i miei avversari vogliono la mia morte politica. I giornalisti vogliono la mia morte sociale e i jihadisti vogliono la mia morte». Intanto YouTube ha deciso di vietare ai minori il video in cui Eric Zemmour annuncia la sua candidatura all’Eliseo per il 2022 a causa di immagini considerate violente.