Erika De Nardo si è rifatta una vita e sembrano ormai passati anni luce dal delitto di Novi Ligure, il massacro del 21 febbraio del 2001. La De Nardo, all’epoca 16enne, assieme al suo fidanzatino, Omar Favaro di 17 anni, uccise il fratellino di 10 anni e la madre, con ben 97 coltellate. Inizialmente inscenò una rapina finita nel sangue, per poi crollare sotto le domande degli inquirenti che portarono alla luce una drammatica quanto folle realtà, che sconvolse l’Itala intera. “La 35enne Erika De Nardo si è sposata, cercando di dimenticare i fantasmi del passato”, aveva rivelato pochi giorni fa a Oggi Don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, dove era ospitata proprio Erika. Accanto alla ragazza c’è sempre stato il padre, l’ingegner Francesco De Nardo, che nonostante tutto ha deciso di non abbandonare la giovane, unico pezzo della famiglia rimasto.
ERIKA DE NARDO, DOPO IL DELITTO DI NOVI LIGURE IL MATRIMONIO: “IL PADRE È UN UOMO STRAORDINARIO”
“Gli altri non capiscono come abbia potuto perdonarla, io sì. Lui è un uomo straordinario”, dice ai microfoni del Corriere della Sera la proprietaria di una trattoria, voluta rimanere anonima, che conosce ovviamente molto bene il signor De Nardo. In prigione la ragazza ha preso il diploma da geometra per poi laurearsi con il massimo dei voti in Lettere e Filosofia, discutendo una tesi su Socrate e la ricerca della verità negli scritti platonici. “Erika si è sempre comportata nel modo migliore: lavora, rispetta le regole della comunità, accetta l’aiuto psicologico”, aveva commentato sempre Don Mazzi, che poi anticipava in un’intervista recente quanto sarebbe accaduto di lì a breve: “In futuro vorrebbe lavorare, sposarsi, avere figli. Ma non è ancora pronta per relazioni profonde. Ha momenti di serenità e di disagio, inquietudini, nervosismi. Sa di essere una bella ragazza. Ha una personalità forte. Ma no, non ha mai disubbidito”.