A I Fatti Vostri la storia di una povera ragazza accoltellata sei volte dal suo compagno, Erika Esposito, salvata dalla sorella e viva per miracolo. “Mi ha dato sei coltellate, una mi ha perforato il polmone, quindi spalle, schiena, per fortuna c’era mia sorella se no io non stavo qui, poi è scappato”. La storia d’amore fra i due era cominciata sui social: “Ci siamo conosciuti sui social, all’inizio era fidanzato poi ci siamo ritrovati, ci siamo visti e mi ha detto che non era più innamorato della sua ex e che voleva frequentare me”.



Erika Esposito ha quindi deciso di accoglierlo in casa perchè le aveva detto che viveva dalla nonna della ex e che sarebbe rimasto in mezzo ad una strada: “Dopo nove mesi abbiamo deciso di sposarci per fargli prendere il permesso di soggiorno, abbiamo fatto un po’ in fretta. Lo abbiamo fatto in Comune, una cena ristretta ma ero comunque contenta”. Ad un certo punto però qualcosa è cambiato: “Da due mesi a quella parte ha iniziato ad avere problemi di stomaco, non mangiava più, aveva l’umore un po’ cattivo, era un po’ nervoso”. E soprattutto inizia ad avere una gelosia morbosa e ingiustificata: “Mi controllava il telefono la notte: era un litigio continuo e piangevo sempre. Controllava se io avessi chiamato mia mamma”.



ERIKA ESPOSITO: “IL GIORNO DELL’AGGRESSIONE…”

Si arriva quindi al fatidico giorno dell’aggressione e dell’accoltellamento, che Erika Esposito ha ricordato così: “E’ cominciato la mattina con schiaffi, cinghiate, mi tirava addosso la valigia piena di roba, ho cercato di tranquillizzarlo, di mettere un po’ di pace, poi la sera è ri-scoppiato tutto, c’era tutta la cucina sotto sopra, siamo usciti fuori e lui ha preso un bastone e mi ha sfasciato la macchina. Non ho voluto dire niente a mia mamma per difenderlo, siamo tornati dentro casa, mi ha aiutato a mettere a posto tutto, si è messo a piangere in ginocchio disperato, poi siamo andati a letto e mi ha accoltellata”.



E ancora: “Poi si è risvegliato, mi ha dato due schiaffi sulla faccia, non ho detto più niente, poi mi ha chiuso dentro a chiave, si è poi girato verso di me con una faccia mai vista, mi ha dato altri due cazzotti sul volto, mi ha tirato una valigia piena di roba e poi ha preso un coltello ed ha iniziato a pugnalarmi. Poi sono riuscita ad aprire la porta, ad uscire dalla stanza, e urlando è arrivata poi mia sorella”. Alessia, la sorella, ha preso la parola: “Ho sentito urla e rumori forti, sono scesa e ho visto che lui stava addosso a mia sorella con questo coltello in mano, ho cercato di difenderla andando verso di lui, ho provato a spostarlo, si è girato verso di me ed ha esitato, poi se ne è andato via, ho cercato di aiutare mia sorella, le ho tamponato le ferite poi lui è scappato”. Dopo tre giorni di fuga è stato catturato dai carabinieri: ora è in carcere. “Per me è una storia chiusa, soprattutto per la mia famiglia”, ha concluso Erika Esposito.