Il lungo addio tra Christian Eriksen e l’Inter si è consumato: il trequartista danese è stato protagonista in estate di una vicenda che ha tenuto il mondo del calcio, ma non solo, col fiato sospeso. Un arresto cardiaco in campo durante la sfida degli Europei tra Danimarca e Finlandia e il salvataggio miracoloso avvenuto grazie all’intervento dei compagni, in primis il milanista Simon Kjaer. In questi mesi Eriksen si è sottoposto a una lunga riabilitazione, ma visto il problema che aveva portato al malore sembrava molto remota la possibilità che il danese potesse continuare a giocare nella nostra Serie A.
Ora è arrivata anche l’ufficialità: il Coni non ha concesso l’idoneità sportiva al giocatore e l’Inter, che per ora lo ha mantenuto in rosa regolarmente con un contratto fino al 2024, deve prendere atto che in Italia la sua carriera è preclusa. Il giocatore è a Milano con il suo procuratore e sarà sancita la fine dell’accordo, che potrebbe però non coincidere col termine della carriera di Eriksen.
ERIKSEN, ADDIO INTER. ORA UN NUOVO INIZIO?
Non tutti i paesi hanno però regole identiche a quelle italiane, dove il problema avuto da Eriksen, che ha necessitato dell’impianto di un defibrillatore sottocutaneo per riprendersi dal grave malore che lo ha colpito, impedisce la ripresa dell’attività sportiva professionista. I campionati europei più importanti sono allineati alla Serie A, come ad esempio la Liga spagnola e la Bundesliga tedesca, ma ad esempio la Premier League inglese, pur attraverso accurati controlli, potrebbe offrire a Eriksen una nuova chance.
Al momento non sembrano esserci club d’Oltremanica davvero interessati, mentre anche in Olanda potrebbe esserci una possibilità, da ricordare che nell’Ajax milita Daley Blind che dal 2019 gioca nelle stesse condizioni di Eriksen con un defibrillatore sottocutaneo. Al momento però l’ipotesi più probabile sembra il rientro in patria, in una squadra danese, anche per riprendere la piena forma dopo il lungo periodo di inattività.