La storia fra Christian Eriksen e l’Inter è finita: oggi venerdì 17 dicembre 2021 è il giorno della risoluzione del contratto fra il centrocampista danese e la società nerazzurra, epilogo inevitabile dal momento che in Italia è impossibile ottenere l’idoneità all’attività agonistica con un defibrillatore sottocutaneo che fu impiantato ad Eriksen per salvargli la vita a giugno, dopo il drammatico malore in campo sabato 12 giugno, in occasione di Danimarca Finlandia degli Europei. In casi come questi, naturalmente, la salute viene prima di tutto e allora è bello poter parlare di Christian Eriksen in questi termini, perché la storia avrebbe potuto finire decisamente peggio.
Resta in tal senso una perplessità: Christian Eriksen e l’Inter si sperano perché in Italia non si può avere l’idoneità agonistica, ma altrove sì. Il danese dunque potrebbe giocare in altri campionati: si fa il nome dell’Odense per una ripresa graduale nella sua Danimarca, ma in futuro potrebbero esserci l’Ajax (già in passato tappa importante della sua carriera) o magari un ritorno in Premier League. La domanda sorge spontanea: se per Christian Eriksen giocare a calcio è pericoloso, dovrebbe esserlo anche in Danimarca, Olana o Inghilterra. Se non lo è, dovrebbe poterlo fare anche in Italia, tornando ad indossare la maglia dell’Inter.
CHRISTIAN ERIKSEN, ADDIO ALL’INTER
Sperando comunque che tutto vada per il meglio per Christian Eriksen nel suo futuro, in campo e fuori, c’è prima il desiderio reciproco di salutarsi a San Siro per chiudere una storia breve ma intensa. Il complicato ambientamento con il calcio italiano e soprattutto con il calcio di Antonio Conte sembravano destinati a chiudersi con un addio amarissimo all’Inter un anno fa, con l’etichetta di flop clamoroso. Poi Christian Eriksen è rimasto, la svolta è arrivata con l’indimenticabile punizione in Coppa Italia contro il Milan e nel fantastico girone di ritorno dello scorso campionato Eriksen è stato titolare fisso nell’Inter, regalando, gol, assist e prestazioni eccellenti nella cavalcata verso lo scudetto.
Tutto si è fermato quel maledetto (o forse benedetto, pensando a come sarebbe potuto finire) 12 giugno. L’Inter ha dovuto voltare pagina assicurandosi Hakan Calhanoglu come (ottimo) erede del danese, a gennaio 2022 dovrebbe esserci il saluto d’addio fra Christian Eriksen e i tifosi dell’Inter prima di una partita a San Siro. Definite ora tutte le pratiche necessarie con l’Ufficio del Lavoro, il club recupererà lo stipendio di questi mesi di forzata inattività attraverso l’indennità prevista in questi casi, alla quale si aggiunge anche una assicurazione privata che copre l’attuale valore del cartellino, circa 11 milioni. Per Eriksen il futuro potrebbe essere all’Odense, ma nel 2022-2023, dopo un graduale lavoro per il ritorno al calcio agonistico: comunque vada, in bocca al lupo…