Ci sono personaggi dello sport amati da chiunque, indipendentemente dalle maglie che hanno vestito o dalle squadre che hanno allenato. Tra questi c’è Sven-Goran Eriksson, tecnico e dirigente sportivo svedese con un passato in vari campionati, tra cui l’Italia, dove ha allenato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, il club al quale è rimasto più legato anche in virtù dello scudetto vinto nella stagione 1999-2000. Proprio Eriksson, a gennaio 2024, ha annunciato di avere un cancro terminale del pancreas, spiegando di avere nel migliore dei casi un anno di vita.
Da quel momento il tecnico svedese ha cominciato un lungo viaggio in giro per l’Europa, nonostante le condizioni di salute critiche, toccando varie città nelle quali ha allenato, per salutare il suo pubblico e la gente che tanto lo ha amato. In Italia è stato ospite della Sampdoria, al Ferraris, e all’Olimpico della Lazio, per l’ultima giornata di campionato dei biancocelesti. L’allenatore ha inoltre coronato il suo sogno: quello di sedere sulla panchina del Liverpool anche solo per un giorno, nella gara delle leggende tra i Reds e l’Ajax.
Sven-Goran Eriksson, il messaggio d’addio a chi lo ha amato
Sven-Goran Eriksson, dopo la notizia della malattia terminale di qualche mese fa, ha voluto dire addio al calcio, ai suoi fan e a chiunque lo abbia amato a modo suo, con un video pubblicato in un documentario su Amazon Prime. “Ho avuto una bella vita”, esordisce nel video, per poi proseguire: “Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte”. Per questo, secondo il tecnico svedese, è un processo che va accettato per ciò che è: l’importante, a suo dire, è che un giorno la gente si ricordi di ognuno, e in questo caso proprio di lui, come “un uomo positivo”.
Eriksson ha poi voluto ringraziare direttamente chiunque gli abbia fatto sentire il suo affetto nel mondo del calcio: “Non essere dispiaciuto, sorridi. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, pubblico… È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della vostra vita e vivetela. Fino alla fine”.