Erin Brockovich multata per aver innaffiato il giardino troppe volte

La famosa icona ambientalista Erin Brockovich è stata recentemente multata dalla polizia di Agoura Hills, in California, per aver innaffiato il suo giardino di casa con troppa frequenza. A riportarlo è il New York Times, e potrebbe sembrare un’assurdità, se non fosse che lo Stato della California è stato pesantemente colpito dalla siccità che nell’ultimo periodo sta gravando su tutto il mondo e ha preso delle decisioni piuttosto drastiche per ridurre l’uso casalingo di acqua. Tra queste limitazioni, c’è anche quella di innaffiare il prato di casa al massimo una volta a settimana, e, secondo le autorità, Erin Brockovich l’avrebbe fatto per almeno tre volte in una sola settimana.



Lo sgarro alla regola le è costato 1.700 dollari, ma l’icona ambientalista non è rimasta impassibile e ha trovato una soluzione geniale, anche se in controtendenza con le abitudini americane. Ha deciso, infatti, di sostituire i trecento metri di erba con un prato sintetico, eludendo quindi la necessità di innaffiarlo. In America il giardino curato e verde, sempre in regola, rappresenta una sorta di biglietto da visita per la famiglia che abita in quella casa ed è una delle più importanti rappresentazioni per la classe media. Ultimamente, però, la siccità e la crisi idrica hanno reso tutti i prati grigi, marroni e gialli, ma la soluzione trovata da Erin Brockovich sembra essere piaciuta ai suoi vicini, che hanno deciso a loro volta di sostituire l’erba con prati sintetici.



Erin Brockovich: chi è la famosa icona ambientalista

Negli ultimi anni parlare di ambientalismo è diventato, fortunatamente, piuttosto importante, ma forse il nome di Erin Brockovich potrebbe non risultare familiare ai più giovani. La sua è stata una delle battaglie ambientaliste più famose e importanti al mondo, diventando anche soggetto del film Erin Brockovich – Forte come la verità che vede nel ruolo di protagonista Julia Roberts. Era il 1993 quando Erin Brockovich decise di fare causa alla Pacific Gas & Electric per aver contaminato, a suo dire, per oltre 30 anni le acque della città di Hinkley in California. Secondo l’accusa mossa dall’ambientalista, nelle acque cittadine era stata trovata una forte concentrazione di cromo esavalente che aveva causato tumori ad alcuni abitanti.



La battaglia di Erin Brockovich si concluse nel 1996, dopo anni in tribunale, con la vittoria della donna e con l’azienda energetica costretta a pagare un totale di 333 milioni di dollari (cifra che in quegli anni rappresentava un record, soprattutto perché mossa da ragioni ambientaliste) alle 600 persone coinvolte nella causa. Da allora non si è più fermata, scrivendo un libro diventato in breve bestseller e fondando la Brockovich Research & Consulting, associazione di attivisti ed avvocati ambientalisti, impegnata in tutto il mondo. Tuttavia, anche i migliori sbagliano ed è stata proprio lei ad infrangere un regolamento imposto in virtù del clima che muta e peggiora, ed innaffiare il suo giardino quelle due volte in più le è costato 1.700 dollari.