Erjona Sulejmani, modella e famosa wags albanese, ha parlato del trauma vissuto da piccolina, quando è dovuta scappare dalla sua terra natale, il Kosovo, per via della guerra d’indipendenza. Sono stati anni duri, in cui ha dovuto lasciare la sua casa e tutte le sue cose per poi arrivare in Italia, dove insieme alla sua famiglia ha trovato un’isola felice. Alla conduttrice di Rivelo, Lorella Boccia, ha raccontato tutto il suo vissuto quando era molto piccola. La fuga è avvenuta grazie al padre, che all’epoca riuscì a prendere subito contatto con le persone giuste per fuggire prima che fosse troppo tardi: “Era capo della polizia, quindi aveva capito che le cose non stavano andando bene. Ha voluto mettere in salvo la sua famiglia”. Il suo è un racconto molto toccante e duro, tanto non riesce a trattenere le lacrime quando ne parla.
Erjona Sulejmani parla del trauma della guerra
Come vive una bambina i pericoli della guerra? è la domanda di Lorella Boccia che apre un capitolo molto duro e sofferto per Erjona Sulejmani: “Una bambina di 9 anni si trascina dei traumi, non è facile”. Vivere queste cose sulla propria pelle è difficile, ma in qualche modo aiuta a formare il proprio carattere: “Sono esperienze forti che ti fanno crescere, che ti formano e ti fanno scoprire parti di te che non conoscevi”. Erjona ha spiegato che questa esperienza l’ha aiutata a vivere meglio alcune situazioni difficili vissute nel corso della sua vita: “Nella vita ho capito di avere un forte carattere, quindi ho affrontato diversamente tutte le avversità”. Però quando i ricordi ritornano a galla, è difficile: “Quei ricordi ritornano a galla quando rivedo quelle immagini sui giornali. Ho vari ricordi ma quello più forte è quello di abbandonare tutto improvvisamente per venire in Italia. In 24 ore non avevamo più niente” si ferma per un momento, commuovendosi “Lasci tutto. C’era una situazione molto delicata, eravamo in pericolo di vita. Un genitore cerca di salvaguardare la famiglia” spiega. “Era un periodo nero, la gente andava in prigione, era un caos totale! Ringrazio i miei perché hanno trovato il coraggio di fare una scelta che ci ha dato un futuro”.