Ermal Meta twitta la sua opinione sulla situazione in Afghanistan, ma non tutti gli utenti del social network sono d’accordo con lui. Il cantautore ha scritto questo post: “Se ad un popolo dai guerra, armi e occupazione per gli ultimi 20 anni della loro storia (ma sono molti di più) coloro nati 20/25 anni fa conosceranno solo la guerra. Li abbiamo invasi, li abbiamo illusi e poi li abbiamo traditi. Che vergogna. Che vergogna. #Afghanistan”.



Un utente gli ha risposto: “L’alternativa era occupazione a vita ? Farla diventare colonia USA? Dopo 20 anni la ritirata ci sta tutta”. Ermal Meta ha ribattuto: “L’alternativa sono i corridoi umanitari. In quel paese non ci sono solo talebani ed estremisti islamici. Ci sono donne (definite bottino di guerra) bambini, bambine, uomini che a breve verranno massacrati solo perché magari hanno fatto da interpreti alle ONG e molti altri ancora”.



Ermal Meta twitta sull’Afghanistan, un utente: “Canta che è meglio…”

Al tweet di Ermal Meta sull’Afghanistan un utente ha scritto: “La sua esperienza personale e’ una cazz*ta…come il qualunquismo stupido dei suoi tweet…”. Il cantante ha ritwittato il commento per rispondergli, scrivendo: “La sua risposta sembra mossa più da antipatia personale che da un pensiero alla base e questo la racconta perfettamente: qualunquismo di chi deve sparare a tutti i costi. Mi spari pure, scommetto che non ha una buona mira. L’antipatia che nutre però no, quella è di qualità”.



Poi lo stesso utente gli ha risposto nuovamente: “La conosco solo perche’ raramente parlano di lei…musica niente di che…lei, ripeto, e’ solo un qualunquista, che si riempe la bocca, di argomenti che neppure conosce, con esperienze millantate…stia in silenzio e parli di musica…e’ meglio..”. La chiusura di Ermal Meta: ““Stia in silenzio”. Ecco qui. Nient’altro da aggiungere. Buon vento, ovunque lei stia andando. P.S. fra i suoi diritti non negoziabili rientra anche quello di parola?”.