È un bel periodo, lavorativamente parlando, per Ermal Meta, il cantautore originario di Fier (Albania) oggi tra gli ospiti di Una voce da cantare. La puntata, tutta dedicata al Festival di Sanremo, va in onda in replica in prima serata su Rai1, e annovera tra gli ospiti proprio quegli artisti che hanno in qualche modo legato la loro immagine a una o più apparizioni sul palco dell’Ariston. Ermal, per esempio, è stato a ‘fisicamente’ a Sanremo ben cinque volte, tra il 2006 e il 2018, anno in cui si è classificato primo in coppia con Fabrizio Moro. Due, invece, le sue partecipazioni al Festival in qualità di autore, la prima nel 2013, quando ha regalato ad Annalisa il brano Non so ballare, e la seconda nel 2015, con Straordinario cantata da Chiara Galliazzo e scritta insieme a Gianni Pollex. Tornando ai suoi lavori da interprete – nel 2006, appunto –, Meta esordì con il gruppo pugliese Ameba4 come chitarrista e voce a supporto del solista nella canzone Rido… forse mi sbaglio, settimo nella Sezione Giovani dopo il vincitore Riccardo Maffoni e – soprattutto – Simone Cristicchi, a cui toccò invece il secondo gradino del podio. Nel 2010 è la volta di Buio e luce firmata La Fame di Camilla, nome della nuova band fondata sempre a Bari di cui Meta era il frontman. Ma il primo risultato rilevante lo ottenne sei anni dopo, quando – finalmente solista – arrivò terzo nella Sezione Nuove Proposte in gara con Odio le favole. Nel 2017 lo ritroviamo tra i big con Vietato morire, di nuovo terza, e nel 2018 parte del già citato duo composto da lui e Moro. Dopo la vittoria di Non mi avete fatto niente, Ermal è sbarcato all’Eurofestival (l’Eurovision Song Contest), dove è stato premiato con un discreto quinto posto.
Bugo racconta il suo duetto con Ermal Meta
Dicevamo del suo 2020: con due singoli all’attivo, Finirà bene e Mi manca, Ermal Meta si gode il successo e anche una riscoperta amicizia con Bugo, il quale l’ha scelto per il feat. sulle note dell’ultimo brano estratto dal suo nuovo album. Proprio Bugo ne parla così in un’intervista di ieri a Lifestyleblog.it: “Ho pensato a Ermal una volta composto il brano e registrato con la mia voce. Mi sono accorto che mancava qualcosa. Ho pensato che per fare qualcosa sulla nostalgia, in due sarebbe stato più forte, come due amici che raccontano qualcosa: sarebbe venuto fuori l’aspetto umano. Ho immaginato noi che cantavamo la canzone sulla nostalgia, l’ho contattato, a lui la canzone è piaciuta e la cosa ha funzionato bene”. Effettivamente, le loro voci lievi e delicate si incastrano alla perfezione in un pezzo dal tono leggero e malinconico che rende perfettamente giustizia al loro animo artistico.