Lo spettacolo del Concerto del Primo Maggio 2024 a Roma è stato davvero denso di emozioni e non solo grazie alla musica. I grandi artisti che hanno calcato il palco del Circo Massimo hanno dispensato anche importanti pensieri e spunti di riflessione. Diversi i temi trattati, tutti di eguale importanza; degne di nota le parole in tarda serata di Ermal Meta – questa sera nelle vesti anche di conduttore – che ha deciso di regalare al pubblico un viaggio introspettivo sui concetti di uguaglianza ed equità, soprattutto nel contesto dell’istruzione.
Ermal Meta – nel suo discorso al Concerto del Primo Maggio 2024 a Roma – è partito dalla sua storia di bambino spaesato, in difficoltà con la lingua a scuola dato il suo recente arrivo in Italia. Grazie ai docenti è riuscito a piccoli passi a capire che quel suo limite non era però sintomo di diversità. “… A volte pur nell’uguaglianza siamo diversi e qualcuno può partire svantaggiato nel proprio cammino, proprio come è successo a me. Ed è così che ci rendiamo conto che questa parola da sola non è sufficiente; a questo punto ci viene in soccorso un’altra bellissima parola, ‘equità’”.
Ermal Meta, i valori da cui partire per non ‘tradire’ il futuro: “Eliminiamo ciò che limita l’inclusione!”
Ermal Meta ha dunque impreziosito il suo profondo discorso spiegando come uguaglianza ed equità, viaggiando all’unisono, siano in grado di rendere la vita di chiunque un luogo sicuro e migliore. “Mentre l’uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l’equità si muove dalla diversità di ognuno di noi per offrirci ciò di cui abbiamo bisogno per realizzarci. Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un’altra classe a causa della sua disabilità, valutare i ragazzi in base all’impegno, garantire a tutti gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno”.
Ermal Meta, con il suo discorso al Concerto del Primo Maggio 2024 a Roma, avrà sicuramente donato speranza a chi vive le dinamiche da lui descritte. Il cantante ha concluso il suo discorso con un riferimento al futuro, la cosa forse più preziosa soprattutto per i ragazzi. “In fin dei conti, non si può valutare un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero. L’equità nell’istruzione è essenziale per garantire un futuro in cui ogni individuo possa realizzare se stesso. Dobbiamo eliminare i pregiudizi e le barriere che limitano l’inclusione affinché nessuno venga lasciato indietro; perché il futuro è una promessa che va mantenuta per tutti”.