Ermal Meta si presenta alla finale del Festival di Sanremo 2021 con la sua “Un milione di cose da dirti” da favorito, supportato dalla sua vittoria nel 2018, con “Non mi avete fatto niente”, scritta e cantata insieme a Fabrizio Moro. La quarta serata lo ha visto impeccabile nel suo completo luccicante, con quei capelli ribelli e quello sguardo dolce. Il cantante di origini albanesi si è presentato in gara con una canzone scritta insieme a Roberto Cardelli: si tratta di un inno alla gratitudine, alla consapevolezza di aver avuto e vissuto qualcosa di importante, e di esserne felici nonostante tutto.



“Un milione di cose da dirti” è una canzone diretta, profonda, a tratti malinconica ma pur sempre gioiosa. Ieri, come all’esordio, Ermal Meta ha sfornato un’esibizione intensa, puntando anche sulla profondità della sua voce e sull’espressività naturale che lo contraddistingue. Il testo, perfetto e trasparente, ha come forza un ritornello che arriva subito al cuore, che riempie di brividi e che soprattutto ti rimane bene in mente. Come sempre, il 39enne in questo Sanremo ha tirato fuori tutte le sue migliori caratteristiche, ed ogni esibizione è stata un momento di profonda vibrazione.



ERMAL META, IL GRANDE FAVORITO AL FESTIVAL DI SANREMO 2021

Ermal Meta è dato fra i favoriti di questo Festival ma, indipendentemente dal risultato dell’ultima puntata, siamo più che certi che la sua canzone entrerà di prepotenza fra i primi posti nella classifiche italiane, e che Ermal ci farà ancora sognare con la sua inconfondibile voce. Secondo tutti i principali bookmakers, l’autore di “Vietato morire” è destinato a trionfare alla kermesse canora: gli unici in grado di impensierirlo sarebbero Willie Peyote, Maneskin e Annalisa.

Ricordiamo che per le esibizioni di Ermal Meta a dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo 2021 c’è il maestro Diego Calvetti, mentre dal punto di vista del look l’artista indossa abiti custom made realizzati da Dolce & Gabbana. Il brano “Un milione di cose da dirti” è contenuto nel nuovo album di inediti, “Tribù urbana”, in uscita venerdì 12 marzo.