Erminio Sinni da The Voice Senior a L’anno che verrà: il vincitore della prima edizione del talent over 60 è tra gli ospiti del Capodanno di Rai1 condotto da Amadeus. Si tratta della prima grande “ospitata” per il cantante del Team Loredana Bertè che ha trionfato durante la prima edizione campione d’ascolti del talent show di Raiuno. Una grande occasione di rilancio per il cantautore maremmano che parlando proprio della sua partecipazione a The Voice Senior ha precisato: “era un’opportunità. Per via del Covid non si suonava più in questi ultimi mesi. Era qualcosa per tenermi occupato. Da un punto di vista psicologico è stato importantissimo. Penso di aver rappresentato tanti colleghi che stanno a casa senza contatto con le persone. Riuscire a portare una speranza mi ha dato forza”.

Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, Sinni ha raccontato anche l’emozione della vittoria: “ero sdoppiato, confesso che non ho ancora capito bene. Sul palco guardavo il monitor come si guarda la televisione senza rendermi conto che quello inquadrato ero io. È stata una sensazione strana”. Non solo, Sinni non nasconde che questa vittoria è una bella rivincita che per lui significa tanto e si augura di poter cambiare qualcosa precisando: “ho fatto in tv quello che ho sempre fatto tutte le sere al piano, quello che so fare. Ora spero che se ne siano accorte più persone possibili”.

Erminio Sinni: da “E tu davanti a me” ai cori per Mia Marini

Erminio Sinni è stato il vincitore di The Voice Senior 2020, ma in realtà prima di approdare sul palcoscenico del talent show over 60 di Raiuno il cantautore ha partecipato al Festival di Sanremo e collaborato nientepocodimeno che con Mia Marini. Nel 1993, infatti, partecipa con “E tu davanti a me”, una canzone diventata quasi un cult come racconta a Tv Sorrisi e Canzoni: “nel 2002 sono stato in Giappone con la Nazionale di calcio, diedi il mio disco a una radio giapponese e qualche giorno dopo mi arrivò un messaggio che era il terzo brano più trasmesso. È stato anche “plagiato” da un noto musicista di videogame e c’è pure una canzone di Bruce Springsteen che gli somiglia molto…”. Non solo, Sinni ha anche fatto i cori in un disco di Mia Martini: “nel 1988 stava registrando l’album nello stesso studio dove eravamo anche io, Stefania La Fauci e Ricky Gianco. Mi chiesero di fare i cori per il brano “Agapimu”, chiaramente l’ho fatto, la cosa più bella è stata aver respirato Mimì, era dolcissima, l’ho vista sempre vivere con la bocca mai con gli occhi, c’era una sofferenza in lei”.

Tra i progetti per il futuro non nasconde di sognare una collaborazione con Loredana Bertè: “le ho mandato una canzone che spero le piaccia, parla di una donna che ha subito violenza, è una storia vera, lei la renderebbe un capolavoro. Loredana è un’anima da palcoscenico, standole vicino capisci quanta dolcezza ha negli occhi”.