ERNESTO CASTANO È MORTO: VINSE L’EUROPEO NEL 1968
È morto all’età di 83 anni Ernesto Castano, difensore capace di vincere l’Europeo del 1968 con l’Italia e tre scudetti con la Juventus, arrivando ad indossare la fascia di capitano dei bianconeri. Classe 1939, nativo di Cinisello Balsamo, è stato tra i giocatori più rappresentativi della storia della Juventus disputando 340 presenze con la casacca bianconera addosso. Una storia calcistica iniziata nella Balsamese, debuttando a 17 anni in Serie B con il Legnano e salendo in Serie A con la maglia della Triestina prima di passare alla Juventus, collezionando il primo gettone il 22 novembre 1958 contro il Bari.
Da lì in poi una storia condita da tre gol, ma soprattutto tre scudetti e altrettante Coppe Italia oltre all’immensa gioia di conquistare con l’Italia il primo Europeo datato 1968, giocando contro la Bulgaria nei quarti di finale, con l’Unione Sovietica in semifinale e prendendo parte anche alla prima finale con la Jugoslavia. Ernesto Castano era un difensore tosto, difficile da superare fisicamente e molto duttile sapendosi disimpegnare sia da libero che da terzino, come si legge sulla nota dedicata dalla Juventus.
ERNESTO CASTANO È MORTO: GIOIE E DOLORI SUL CAMPO
Oltre ai successi e alle gioie, è stata anche tanta la sfortuna ad accompagnare Ernesto Castano in carriera. Ben tre asportazioni di altrettanti menischi a rendere la vita durissima al difensore bianconero, mai dato per vinto e sempre spronato anche da questi infortuni a dare il massimo. Il suo biennio d’oro è stato senza dubbio il 1967-1968: nella prima stagione ha conquistato il suo terzo Scudetto in bianconero, quello da titolare inamovibile, e l’anno successivo come spiegato in precedenza ha dato una grossa mano alla conquista dell’Europeo. A proposito di Nazionale, Ernesto Castano ha disputato in totale sette partite con la prestigiosa maglia azzurra. Una volta ritiratosi a 32 anni, l’ex difensore è rimasto nell’ambiente calcistico come allenatore nelle Giovanili della Juventus negli anni 70, una passione che lo attanagliava quando ancora doveva appendere gli scarpini al chiodo. Per ricordare l’importanza della sua persona, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare in occasione delle prossime gare di campionato dell’imminente weekend. Gravina lo ricorda così: “Ha avuto il merito di modernizzare il ruolo di difensore centrale ed è stato protagonista dell’Italia del ’68, che ha riacceso nel Paese la passione per la Nazionale. Anche per questo gli saremo sempre grati. Castano Azzurro per sempre”.