A “I Fatti Vostri”, su Rai Due, ha trovato spazio la storia di Davide Costalunga, padre passionista che è riuscito a lasciarsi alle spalle un passato da alcolista e a trovare la gioia nell’amore di Dio. Il religioso ha raccontato che sin da bambino ha vissuto in una famiglia molto povera, tanto che “a 10 anni io e mio fratello tagliavamo la legna con la motosega, perché mio padre si fece male sul lavoro. Dopo le medie, noi fratelli andammo tutti a lavorare e a 14 anni mi ritrovai in un mondo adulto. Volevo uscire dalla mia povertà, ma essendo molto timido non riuscivo ad approcciarmi con le mie ragazze: così ho iniziato a bere”.



La situazione per padre Costalunga precipitò nel 2007, quando a sua mamma fu diagnosticato un tumore allo stomaco: “A me è crollato tutto. Lei mi difendeva sempre. Da quel momento ho iniziato a bere forte. Nel 2009 persi anche il lavoro e la situazione peggiorò. Alle 2 di notte ero ancora al bar, bevevo più di 3 litri di alcolici al giorno, ero arrivato a toccare davvero il fondo. Per me la vita è sempre stata una cosa sacra: a un certo punto pensai di sparire e di ricominciare da zero. Poi a mio padre fu diagnosticato l’Alzheimer”.



PADRE DAVIDE COSTALUNGA: “IL SIGNORE MI HA PORTATO ALL’ALTARE”

Nel prosieguo della sua intensa narrazione, padre Davide Costalunga a “I Fatti Vostri” ha rivelato che, nel tentativo di aiutarlo, sua sorella gli propose di partecipare a un pellegrinaggio a Medjugorje, dopo essere stati a una messa in cui il prete pregò sulle foto dei loro genitori. Lui accettò per farla felice, ma arrivato in Bosnia-Erzegovina fece la stessa vita che conduceva in Italia, tanto che gli autisti dei pullman lo criticavano per quanto beveva. Poi, “il terzo giorno mi sono perso nei campi e sono andato dove c’è la Madonna: lì ho trovato un francescano, mi sono confessato e per la prima volta qualcuno mi ha ascoltato. Da quell’istante è cambiata tutta la mia vita”.



Tornato a casa, padre Davide Costalunga si è recato a trovare sua mamma all’hospice, dove era ricoverata, con il rosario in mano: lei, incredula, l’ha baciato, sorprendendosi del cambiamento del figlio. Finché “il padre passionista che aveva benedetto le foto dei miei genitori durante la messa, mi propose di entrare in convento. Da lì feci un percorso lunghissimo di un anno e mezzo per svuotare il veleno che c’era nel mio sangue. Il mese scorso sono stato ordinato sacerdote. Ero un sacco di immondizia, il Signore mi ha portato all’altare”.