“Eroi di sta min***a”: è già virale lo sfogo di un infermiere dell’Asp di Siracusa, mostrato da Massimo Giletti all’interno della trasmissione Non è l’Arena. Il Coronavirus sta mettendo a dura prova soprattutto gli operatori sanitari, e lo si dice da tempo: sono loro ad essere costantemente in prima linea per curare gli ammalati, provare a ridurre i contagi, sottoporsi anche ad orari massacranti e vivere quotidianamente il dolore di tante persone che stanno male e in tante occasioni (soprattutto nei primi tempi) non hanno possibilità di guarigione, con tutto quello che comporta in settimane nelle quali non possono nemmeno ricevere l’affetto fisico dei loro cari. Giletti ha voluto dare voce a uno di questi esponenti, che si è presentato bardato con casco, mascherina e guanti ma, ha detto, “perché ho rubato quelli che ho indosso, dovendo andare a lavorare”.



VIDEO, LO SFOGO DELL’INFERMIERE DI SIRACUSA

Infatti, l’infermiere ha denunciato nel suo video l’Asp di Siracusa che “ci obbliga a lavorare senza mascherine e senza guanti”. Non solo: il protagonista di questo momento, che sta facendo il giro del web, ha anche rivelato come l’indicazione sia quella di indossare divise di cotone e mascherine di velina, “ben sapendo che ci proteggono forse al 60%. Roba da matti”. Poi l’infermiere ha parlato di un’altra drammatica realtà: anche il personale sanitario, e non certo da oggi, sta iniziando ad ammalarsi e, purtroppo, si riducono anche le forze che sono impegnate per frenare la pandemia con tutti i rischi che questo comporta. “Il pronto soccorso è diventato un Covid Center: ci sono tre medici positivi e anche noi infermieri ci stiamo ammalando” ha continuato il protagonista del video, che ha poi lanciato altre accuse.



Dopo aver detto di stare lavorando, lui e i colleghi di Siracusa, con febbre e tosse, ha affermato con forza che “per loro il Coronavirus non esiste”. Poi è passato alla promessa di azioni legali, dichiarando che passerà alla denuncia del primario, il direttore sanitario e il direttore generale della struttura, dopo aver fatto pervenire l’esposto in Procura. La battuta di cui sopra, quella degli eroi, viene conclusa con un eloquente “siamo carne da macello. Il tema è estremamente delicato, di sicuro non ne parliamo e non se ne parla da oggi ed è una realtà che era esplosa in tutta la sua forza nei primi giorni del Coronavirus; ora l’argomento mascherine e protezioni sanitarie sta diventando ancora più impellente…



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