Eros Ramazzotti, pace fatta con la Croce rossa
Pace fatta tra Eros Ramazzotti e la Croce Rossa dopo lo sfogo del cantautore che aveva fermato un suo concerto per aiutare una donna colpita da malore. L’artista aveva poi puntato il dito contro i soccorritori che sarebbero arrivati in ritardo. La questione aveva portato il Comitato locale Cri a replicare all’artista non nascondendo la possibilità di adire le vie legali. Oggi, però, tutto è stato risolto come si legge da una nota di stampa condivisa tra le proprie storie Instagram dallo stesso Eros. “Ho parlato di ’10 minuti’ ma era un modo di dire, una battuta, fatta soprattutto per fare sorridere la signora”, ha precisato il cantante, scusandosi e ribadendo l’ironia di quell’intervento.
“Ho interrotto lo show proprio per dare il tempo ai ragazzi di arrivare e infatti in pochissimo tempo erano con lei…” Da sempre – sottolinea l’artista – apprezzo e sostengo il lavoro delle centinaia di volontari, un patrimonio inestimabile della cultura del nostro paese e mi spiace se ancora una volta un video, chiaramente ironico, sia diventato un’occasione per facili clic. W il volontariato”., fa sapere ancora l’artista.
Le parole del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana
L’accaduto è stato definitivamente chiarito da Gaetano Puglisi, manager di Eros Ramazzotti, che ha raggiunto i vertici della Croce Rossa Italiana mettendo un punto alla questione. Dopo le parole di Ramazzotti sono così arrivate quelle del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana che hanno apprezzato le dichiarazioni dell’artista. “Eravamo fiduciosi che non fosse volontà di Eros Ramazzotti accusare i nostri soccorritori e con le sue parole di oggi si è dissipato ogni dubbio“, ha commentato Lorenzo Andreoni, presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana.
“Accogliamo con sollievo il chiarimento da parte sua, con il quale ha specificato che non era affatto sua intenzione criticare l’operato dei volontari – come invece è emerso da svariate testate giornalistiche – ma anzi, ha rinnovato la sua stima nei confronti di tutti coloro che prestano quotidianamente servizio per gli altri e della Croce Rossa Italiana. Siamo lieti che tutto si sia risolto per il meglio e lo aspettiamo a Firenze per un saluto e una foto insieme ai nostri volontari!“, conclude.