Se per “LeMonde” gli ex terroristi italiani arrestati in Francia in primavera sono semplicemente «dieci anziani», per lo scrittore Erri De Luca l’estradizione nel nostro Paese sarebbe profondamente «ingiusta»: l’ondata di arresti avvenuta lo scorso 28 aprile che ha portato dietro le sbarre in Francia – dopo decenni di “asilo politico” e “latitanza” Oltralpe – i vari Pietrostefani, Cappelli, Tornaghi, Manenti, Calvitti, Alimonti continua a venire contrastata dai circoli culturali e politici di sinistra, tanto in Francia quanto in Italia.



Ne parla oggi con forte critica l’editoriale su “Libero Quotidiano” di Renato Farina: la richiesta di estradizione firmata dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e il recente accordo tra Draghi e Macron sul Trattato del Quirinale hanno dato il via libera al lungo iter di processo per il possibile rientro nel nostro Paesi dei 9 ex terroristi italiani da anni riparati in Francia. Il prossimo 5 gennaio ci sarà la prima udienza sul più “famoso” degli arrestati, quel Giorgio Pietrostefani condannato per l’omicidio Calabresi del terrorismo “rosso”: «questa manciata di italiani», ha scritto Erri De Luca in loro difesa, «hanno il cuore francese, dopo aver passato qui più della metà di una vita. L’eventuale estradizione di questi vecchi rifugiati italiani non ha nulla a che vedere con la parola giustizia».



FARINA ACCUSA LA SINISTRA: «SOLITO SOCCORSO ROSSO”

Secondo Farina, un conto è l’amicizia e il poter ritenere una sentenza sbagliato o anche scandalosa, un altro è fornire un pretesto per garantire «l’impunità di fior di assassini». Da “LeMonde” è cominciata la “pressione mediatica rossa” sui giudici francesi per evitare l’estradizione degli “ex compagni” rifugiati in Francia dopo la lotta armata degli Anni Settanta: per De Luca è giusto che rimangano in Francia, per Farina l’esatto opposto, «la più parte dei 10 anziani signori hanno alla cintura lo scalpo di brave persone inermi». Per l’ex parlamentare di Forza Italia lasciarli liberi come lo sono stati negli ultimi decenni sarebbe un insulto alla memoria di queste vittime: «sono stati omicidi a tradimento, preparati avendo studiato come sarebbe stato immenso il dolore di mogli e figli, ne conoscevano il nome […] non si sono fermati». Come ha ricordato il Premier Draghi nel giorno degli arresti, «sono stati scempi barbarici» protetti per troppo tempo dalla Dottrina Mitterand: Farina è ancora più duro in conclusione, «si spara alla nuca del nemico politico, si rivendica l’agguato con alti ideali comunisti, si scappa, poi si trova riparo nel caldo abbraccio della dottrina Mitterand». Farina richiama le parole sentite di Mario Calabresi, figlio del Commissario ucciso a Milano sotto il portone di casa sua: «siete vecchi, non sentite l’esigenza morale di dire la verità?».

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