Significativa la testimonianza del grande scrittore napoletano Erri De Luca, che ha svelato di essersi vaccinato contro il covid, come segno altruistico verso gli altri: «Mi sono vaccinato appena pronto il mio turno – le parole rilasciate ai microfoni del Corriere della Sera – l’ho fatto per sentimento civico, per proteggere cioè non solo me stesso, ma le altre persone con cui entro in contatto. Prima di ora non mi ero mai vaccinato contro le influenze stagionali». Erri De Luca non vede le misure di restrizione come un qualcosa che lede la libertà individuale: «La misura di protezione della mascherina in luoghi affollati si è dimostrata un presidio efficace di prevenzione e continuerò a usarla. Non credo che in queste misure sanitarie entri in gioco la libertà, nemmeno quando siamo stati isolati per mesi nei nostri luoghi. La libertà è garantita finché resta illeso il diritto di esprimersi».
Nella giornata di ieri, 18 luglio, si è aperto il Global Film and Music Festival di Ischia, evento in cui Erri De Luca si confronterà con il tema della giustizia e del potere, argomenti già trattati dallo stesso in numerosi suoi libri: «Credo che il potere resti tangibile e identificabile – ha detto a riguardo il 71enne scrittore napoletano – ha forma di governo e forza per imporre le sue scelte. Non rinuncio a battermi contro le piccole e grandi infamie, dal rinnovo di finanziamenti ai trafficanti libici, all’indisturbato avvelenamento dei cittadini di Taranto, allo spreco tossico del buco in Val di Susa. Il potere è identificato e nient’affatto impalpabile».
ERRI DE LUCA DAL VACCINO ALLA QUESTIONE DEL POTERE: “LE MIE CONVINZIONI…”
Il giornalista del quotidiano di via Solferino chiede quindi a De Luca se il fatto di essere rimasto fedele alle proprie convinzioni, rischiando anche di non essere ben visto dalla critica, sia stata una forma di potere: «Le mie convinzioni – replica l’artista – riguardano la mia attività di cittadino privo di alcun potere. Esprimermi non è un potere che detengo, ma un diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione».
Infine, sul tema del mistero, altro argomento spesso e ricorrente nei libri di De Luca: «Da scrittore racconto storie – spiega – ogni vita è per me il tentativo di risposta a una domanda che non è stata formulata. Da lettore approfitto della varietà della letteratura che lascia aperta ogni domanda».