Tornano i disagi a Catania per via dell’eruzione del vulcano Etna che ha causato la chiusura dell’aeroporto locale. Nella giornata di ieri il vulcano siciliano ha ripreso la sua attività eruttiva, e il materiale emesso, a cominciare dalla cenere che ha ricoperto la città, ha obbligato l’ente gestore dello scalo aeroportuale a chiudere lo stesso, visti i possibili problemi a velivoli in partenza o in arrivo.
La fuliggine non è affatto un amico degli aerei, e potrebbe causare dei gravi danni agli stessi, anche a livello di visibilità, di conseguenza si è optato per la chiusura dell’aeroporto in attesa che la situazione migliori. Come specificato da Catania Today, diverse le zone interessate dalla cenere, anche lungo i paesi della provincia di sud est, ed inoltre, l’eruzione dell’Etna ha causato dei forti tremori, facendo vibrare finestre e muri delle abitazioni.
ERUZIONE ETNA: CHIUSO L’AEROPORTO DI CATANIA: IL COMUNICATO SAC
La SAC, la società che gestisce lo scalo di Catania ha fatto sapere che tutti i voli in arrivo e in partenza sono stati sospesi, e quando terminerà la ricaduta delle ceneri si potranno riprendere i decolli e gli atterraggi. Viene quindi consigliato ai passeggeri di controllare che il proprio voto sia disponibile, contattando la compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto.
Come spiegato ancora da CataniaToday, i disagi sono maggiori nella zona pedemontana, ad un’altitudine più elevata, dove i lapilli hanno avuto un diametro superiore al centimetro, e ciò ha causato non pochi problemi ai residenti, che si sono dovuti improvvisare delle coperture per evitare di venire coperti di materiale grigio. Simpatico il fatto che siano spuntati anche i primi venditori ambulanti con gli ombrelli, così come avviene in autunno: erano pronti in caso di eruzione, ed hanno avuto fortuna.
ERUZIONE ETNA: CHIUSO L’AEROPORTO DI CATANIA: FINO AD ORA RACCOLTE 1.200 TONNELLATE DI CENERE
Per avere un’idea di quanta cenere produca l’eruzione del vulcano Etna che ha causato la chiusura dell’aeroporto di Catania, basti pensare che in questi giorni sono già stati raccolte 1.200 tonnellate di cenere sulle strade ma le operazioni sono solo all’inizio visto che proseguiranno per le prossime settimane se non di più, alla luce appunto di questa nuova eruzione. Una vicenda che potrebbe quindi provocare delle problematiche anche ai turisti che visitano ogni anno in migliaia la splendida zona di Catania, ma che nel contempo potrebbe rappresentare quasi un’attrazione del luogo, tipica appunto della regione etnea e del vulcano siciliano.
Nel frattempo, come avviene spesso e volentieri in questi casi, per via del meccanismo che si innesta a causa dell’eruzione, il vulcano Etna è cresciuto in altezza arrivando a toccare i 3.369 metri, ben 100 metri in più (come un campo da calcio), rispetto al periodo in cui la stessa montagna eruttiva risulta essere dormiente. Attendiamo aggiornamenti sulla chiusura dell’aeroporto di Catania per via dell’Etna nel corso della giornata odierna, sperando che possano arrivare quanto prima notizie positive.