Bufera sull’esame da avvocato. Prima le polemiche dei praticanti per le tracce, che non avrebbero rispettato le linee guida fornite, ora invece il caso relativo ai candidati di Brescia esaminati dai commissari di Lecce. La vicenda è stata documentata in un audio che è finito sui social: il Ministero della Giustizia ha subito avviato verifiche per fare chiarezza. «Quanti ne avete promossi fino ad ora? Non possiamo promuoverli tutti, stiamo bassi». È il contenuto dell’audio registrato ieri mattina durante la riunione della commissione pugliese per l’esame per l’abilitazione da avvocato dei candidati di Brescia. Due erano in corte d’appello, invece un terzo interveniva da remoto. La svista è stata proprio sua perché, come ricostruito dal Corriere della Sera, è rimasto acceso il microfono mentre si discuteva il giudizio da dare ad uno dei candidati.
Quindi, tutti gli aspiranti avvocati che erano in collegamento hanno ascoltato in diretta quello che si stavano dicendo. Hanno subito registrato la discussione, che in poco tempo è finita sui social, in particolare su Instagram.
ESAME AVVOCATO, BUFERA SU COMMISSIONE LECCE
Il commissario invita i colleghi a non promuovere il candidato, gli viene risposto: «Ho fatto apposta una domanda». Un altro invece commenta: «Io una domanda insidiosa posso farla». Quel candidato alla fine ha avuto 18 «perché i due avvocati si sono impuntati», questa è la denuncia che corre via social. Nel corso della mattinata, però, diversi aspiranti avvocati bresciani non hanno superato la prova. Ma fino a qualche giorno fa su 30 esaminati ne erano stati promossi 26. Finora era filato tutto liscio, ma quel microfono rimasto aperto sta creando un terremoto, non solo sui social, perché, come evidenziato dal Corriere della Sera, il Ministero della Giustizia ha avviato verifiche sulla regolarità della situazione. Sono 475 i candidati bresciani che stanno affrontando l’esame avvocato con la nuova formula (un orale, niente scritto) a causa del Covid. I candidati di Brescia sono esaminati dalla commissione di Lecce, invece la commissione di Brescia esamina le prove di Ancona.