È stata pubblicata la bozza del bando per la sessione 2024-25 dell’esame di avvocato che si svolgerà il prossimo 10 dicembre presso le sedi delle Corti di appello di Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trento, Trieste, Venezia e nella Sezione distaccata di Bolzano della Corte di appello di Trento. Le domande di partecipazione dovranno essere compilate e consegnate dal 2 ottobre al 12 novembre antecedenti attraverso l’apposita piattaforma online del Ministero della Giustizia, autenticandosi com SPID, CIE o CNS.



Le modalità per l’esame di avvocato 2024 sono le medesime dello scorso anno. Gli iscritti dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale in tre fasi. In occasione della prova scritta, dalla durata di massimo 7 ore, sarà necessario redigere un atto giudiziario, scegliendo tra materie di diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo. In occasione della fase orale il candidato dovrà invece analizzare e discutere un caso pratico; dimostrare le sue capacità analitiche e argomentative attraverso una serie di questioni brevi; dimostrare la sua conoscenza dell’ordinamento forense, inclusi i diritti e i doveri della figura professionale.



Esame di avvocato, il bando per il concorso 2024-25: punteggi e come si supera

Il bando per la sessione 2024-25 dell’esame di avvocato, come quello degli altri anni, prevede che soltanto chi supera la prova scritta possa accedere a quella orale. Il punteggio minimo è di 18. La correzione degli elaborati sarà a cura di una sottocommissione composta da tre membri, ciascuno dei quali dispone di dieci punti di merito in base alla propria materia di riferimento. In caso di valutazione positiva, si procederà con il secondo giudizio, almeno a distanza di trenta giorni dalla comunicazione dei risultati dell’esame di avvocato. Il test in genere si svolge in presenza, ma può essere organizzato anche da remoto su decisione organizzativa del Presidente di Corte d’Appello. Esso darà seguito all’abilitazione nel caso in cui il candidato otterrà un punteggio complessivo di almeno 105 punti.

Leggi anche

SCUOLA/ Il valzer delle cattedre che smaschera l’ipocrisia del ministero