La prova orale dell’esame di maturità 2021 come sarà strutturata? Una domanda che, con il passare dei giorni, pervade l’animo degli studenti all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, chiamati a giugno ad affrontare il test conclusivo di un percorso lungo un quinquennio. Per tutti coloro che sono interessati dalla notizia, sottolineiamo come sarà fondamentale l’elaborato su un tema precedentemente concordato con i docenti, menzionato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sin dal giorno del suo insediamento.
In particolare, durante il colloquio con la commissione esaminatrice saranno trattati gli aspetti concettuali che sono collegati alle singole discipline e che, talvolta, mettono in relazione due o più materie, ma non avverrà come in passato, quando il candidato era tenuto a presentare una tesina con annessa mappa concettuale, attraverso la quale rimbalzare da una materia all’altra attraverso il medesimo argomento e dimostrare così il suo livello di preparazione in ogni singola disciplina studiata nel corso del suo cammino scolastico.
PROVA ORALE MATURITÀ 2021: COLLEGAMENTI OK
Tuttavia, alla prova orale della maturità 2021 saranno ammessi e ben accetti i collegamenti tra le materie, magari richiesti proprio dalla stessa commissione, ma ci si baserà prevalentemente sulla discussione dell’elaborato, che rappresenta una delle quattro parti di cui si compone l’esame. Le altre tre? Discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana, analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali e l’esposizione dell’esperienza svolta nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Tuttavia, durante il colloquio sarà tenuto conto delle informazioni presente nel curriculum dello studente, incluse le attività di volontariato, sportive e culturali. Non ci saranno più di cinque colloqui orali al giorno e si partirà da una lettera estratta a sorte da ogni commissione, come peraltro avveniva già negli anni passati, prima che la pandemia di Coronavirus riducesse ai minimi termini l’esame, che ha perso lo svolgimento delle sue tre prove scritte da due anni a questa parte.