L’esame di stato di Terza Media per l’anno scolastico 2020-2021 è stato ufficializzato. Così come stabilito dal Miur, il ministero dell’istruzione, la prova finale del terzo anno verrà svolta dagli studenti in presenza, e consisterà solo ed esclusivamente in un maxi orale finale. Sulla falsa riga quindi di quanto avvenuto durante l’estate del 2020, l’esame di terza media ‘metterà da parte’ le classiche prove scritte, per concentrarsi solo ed esclusivamente sull’orale. La novità rispetto ad un anno fa è che la prova sarà svolta in presenza, e non invece online come per l’anno scolastico 2019-2020, anche se tutto dipenderà dalla situazione epidemiologica: in caso di aumento inatteso di contagi, a quel punto si ricorrerà agli strumenti digitali.
Gli studenti dovranno preparare un elaborato scritto, la classica “tesina”, su una tematica che i vari consigli di classe assegneranno agli alunni entro e non oltre il 7 maggio, e tenendo conto delle varie caratteristiche dello stesso alunno. A quel punto ogni studente avrà un mese di tempo per realizzare l’elaborato (scadenza quindi al 7 giugno), chiedendo aiuto ove necessario ai propri insegnanti “Supporto dei docenti agli allievi – si legge nell’ordinanza ufficiale – nella realizzazione dell’elaborato e nella scelta della forma che lo stesso dovrà avere”.
ESAME TERZA MEDIA 2021: COLLOQUI AL VIA DOPO IL 7 GIUGNO
L’elaborato verrà quindi trasmesso al consiglio di classe dopo di che i professori effettueranno lo scrutinio finale che decreterà l’ammissione o meno all’esame di ogni studente; non è infatti da escludere che qualche allievo possa essere bocciato per gravi carenze registrate nel corso dell’anno scolastico. In seguito si insedierà la commissione che darà il via ai colloqui orali che saranno come detto sopra in presenza, o eventualmente a distanza in caso di grave situazione sanitaria. Ogni istituto, a seconda del proprio calendario, dovrà quindi concludere gli esami entro e non oltre il 30 giugno. A questo punto, viste anche le date pubblicate dal Miur, sembra decadere l’ipotesi di un allungamento dell’anno scolastico fino ai primi di luglio, come ventilato nelle scorse settimane da parte del premier Draghi, a meno che il prolungamento non faccia riferimento solo ai ragazzi delle scuole superiori.