Sono iniziati oggi i primi Esami di terza media 2020 ai tempi del Coronavirus. Quest’anno gli studenti sono chiamati ad affrontare la fatidica prova in maniera del tutto innovativa rispetto alla tradizionale modalità, nel pieno rispetto delle normative sanitarie anti-Coronavirus. I primi esami di terza media, come riferisce TgCom24, sono partiti questo mercoledì presso l’istituto comprensivo Manin di Roma: gli studenti in realtà saranno tenuti a discutere i propri elaborati online, con l’esposizione via telematica della tesina su un argomento precedentemente concordato con i propri docenti da parte dello stesso alunno. Tale esposizione va a sostituire a tutti gli effetti il tradizionale esame. Al Manin, nello specifico, gli esami sono in programma fino al prossimo 6 giugno mentre il 9 giugno ci saranno gli scrutini finali. Come rammenta OrizzonteScuola.it in vista dei  nuovi esami di terza media 2020. l’ordinanza ministeriale dello scorso 16 maggio prevede che “il consiglio di classe dispone un momento di presentazione orale degli stessi, in modalità telematica”.



ESAMI TERZA MEDIA 2020 DA OGGI: COSA È RICHIESTO AL CANDIDATO

Inoltre si precisa in una successiva nota del Ministero dell’Istruzione che la presentazione dell’elaborato che andrà di fatto a rappresentare il nuovo esame di terza media 2020 dovrà avvenire alla presenza dell’intero consiglio di classe. In generale i docenti potranno fare al candidato domande di approfondimento sulla tesina mentre “è esclusa la possibilità di procedere a qualsiasi forma di interrogazione sulla programmazione delle singole discipline”. Ma cosa dovrà invece fare l’alunna? Intanto il colloquio durerà 15 minuti circa durante il quale dovrà presentare il suo elaborato. Il candidato è tenuto al rispetto di alcune semplici regole: dovrà presentarsi puntuale all’invito con un idoneo abbigliamento e non dovrà oscurare la sua immagine manifestando così rispetto per il consiglio di classe per l’intera durata della sessione. Non potrà inoltrare l’invito ad altre persone né registrare l’incontro e dovrà parlare solo quando il consiglio gli darà la parola mentre per il restante tempo potrà disattivare il microfono. Sarà cura della famiglia garantire il rispetto di queste regole e rendere possibile, sul piano tecnico, la funzionalità della strumentazione necessaria a portare a termine il colloquio.

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