L’Escherichia Coli è un batterio che è stato rilevato in concentrazioni anomale nei campioni raccolti in vari punti di mare della costa italiana, soprattutto in Riviera nei giorni scorsi. È per questo motivo che, come riportato da Il Resto del Carlino, è stato disposto il divieto di balneazione in 28 zone balneari che si trovano tra Pinarella di Cervia a Cattolica. In caso di livelli elevati infatti coloro che ingeriscono acqua contaminata possono accusare dei problemi di salute.
La presenza nelle acque di questo batterio serve proprio a stabilire la qualità idrica (che dipende dai valori della Escherichia Coli e da quelli degli Enterococchi intestinali): se viene rilevata una quantità superiore ai limiti allora potrebbe esserci una situazione di inquinamento potenzialmente pericolosa, per cui scatta il temporaneo divieto di balneazione. Ad occuparsi di ciò è Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, che effettua monitoraggi periodici come imposto dalla legge.
Escherichia Coli, cos’è: batterio in mare, quali sono i sintomi dell’infezione
L’Escherichia Coli, il batterio che è stato rilevato nelle acque della Riviera nei giorni scorsi, può causare dei problemi di salute. Esso, normalmente, si trova in quantità ridotte nell’intestino umano, senza causare alcun disturbo. Nonostante ciò, alcune varietà, possono provocare infezioni delle vie urinarie o intestinali. I sintomi in questi casi possono essere nei casi più lievi diarrea e crampi, mentre in quelli più gravi anche febbre e vomito.
La trasmissione, in caso di balneazione in acque contaminare, può purtroppo avvenire facilmente. La manifestazione dell’infezione, in questo caso, si verifica tra i 3 e gli 8 giorni, ovvero al termine del periodo di incubazione. Dopo di ciò, in genere, si guarisce dopo una decina di giorni. In alcuni casi possono essere necessari anche dei farmaci per alleviare i sintomi. È per questi motivi che è molto importante rispettare i divieti e non recarsi nelle zone marittime ritenute pericolose.