Una qualche forma di esenzione al vaccino per motivi religiosi è consentita in 42 stati degli Usa, mentre in 14 è addirittura autorizzata l’esenzione dai vaccini obbligatori per l’iscrizione nelle scuole pubbliche per coloro che verrebbero condannati dalle rispettive autorità clericali nel caso in cui accettassero la somministrazione. Un’inchiesta del Washington Post, tuttavia, rivela che le persone no-vax che ricorrono a tale motivazione sono sempre di più, tanto che è inevitabile mettere in dubbio la loro sincerità.



Dal 2003 al 2007, in base ai dati che arrivano dagli Stati Uniti, il numero di genitori che chiedono e ricevono esenzioni religiose dalla vaccinazione obbligatorie per i bambini dell’asilo è raddoppiato o triplicato in 20 dei 28 stati in cui in quel periodo erano consentite. I risultati, tuttavia, sono stati dannosi. L’immunità di gregge per diverse malattie è infatti stata messa a rischio. Le epidemie – il morbillo, tra le tante – spesso si diffondono tra i bambini nati in famiglie che appartengono a chiese evangeliche con pastori scettici sui vaccini, ebrei ultra-ortodossi, Amish in Ohio o scuole private Waldorf progressiste. In tal modo viene messa a rischio la salute di tutti.



Esenzione al vaccino per religione: ok in 42 stati Usa, ma i rischi sono tanti

In virtù dei rischi che l’esenzione al vaccino per motivi legali alla religione comporta, molti stati degli Usa hanno iniziato a diffidare di coloro che adducono a tali giustificazioni per opporsi alle somministrazioni. In alcuni casi, ad esempio, viene dunque richiesta una certificazione firmata dal leader religioso. Negli ultimi anni, infatti, le istituzioni clericali che si sono nettamente schierate contro i vaccini sono poche, quelle più estremiste.

La normativa americana, ad ogni modo, prevede che a decidere se accettare o meno l’esenzione al vaccino per religione siano i singoli stati. Ciò che la storia recente mostra, però, è che, di fronte a una crisi o ad un’epidemia che mette a rischio la salute pubblica, quasi tutti sono restii ad accettare questo genere di motivazioni da parte dei no-vax.