Continua senza sosta lo scontro tra Russia e Ucraina a Kiev e dintorni. L’esercito di Vladimir Putin punta a conquistare la città, ma deve fare i conti con la resistenza delle truppe di Zelensky. Presto però bisognerà fare i conti con l’esercito ceceno: come reso noto dalla stampa locale, il presidente Ramzan Kadyrov ha messo a disposizione delle forze russe i volontari delle sue milizie.



Come riportato da Adnkronos, l’esercito ceceno è stato autorizzato ad andare a combattere nelle zone più critiche dell’Ucraina a sostegno delle forze russe. Kadyrov ha radunato oltre 12 mila unità delle forze speciali, ma in Cecenia ci sarebbero circa 70 mila persone pronte a partire alla volta di Kiev. “I combattenti hanno espresso la loro piena disponibilità a portare a termine obiettivi di qualsiasi livello di complessità”, quanto reso noto dal Caucasian Knot.



Esercito ceceno in Ucraina al fianco di Putin

L’esercito ceceno non è ancora partito destinazione Ucraina, ma qualcosa potrebbe muoversi nel corso delle prossime ore. Un altro grattacapo non di poco conto per Kiev, considerando la forza delle forze di Kadyrov e l’attitudine alla violenza estrema dei militari. Pochi anni fa, nel 2018, la comunità internazionale ha denunciato le violenze subite dalla comunità omosessuale: decine di persone torturate fino alla morte e sottoposte a maltrattamenti di ogni tipo. Scelto direttamente da Putin per tenere a bada il desiderio secessionista di una parte della popolazione cecena, Kadyrov è alla guida di un’enclave totalitaria, nota per repressioni, abusi, arresti e uccisioni, senza dimenticare l’inesistente libertà d’espressione. Nel corso degli anni sono stati registrati diversi episodi di violenza estrema e di continue violazioni dei diritti umani, con l’esercito ceceno fedele alle indicazioni del “comandante”. Soldati disposti a tutto per arrivare all’obiettivo e quindi ad ogni tipo di sopruso ai danni degli avversari.

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