Esorcismi in Italia, quanti esorcisti ci sono e dove operano? Le risposte a queste domande arrivano dai dati raccolti dall’agenzia di stampa cattolica Sir sul fenomeno della “lotta al demonio” condotta dalla Chiesa, numeri che attesterebbero un aumento dei casi di presunta possessione demoniaca e delle richieste di intervento con riti di purificazione per neutralizzare il Diavolo.



Il ruolo dell’esorcista sembra quindi non perdere terreno nonostante l’allungarsi della distanza tra Chiesa e fedeli. Quanto descritto da AgenSir mostra infatti una crescita importante nel numero di preti che esercitano il ministero dell’esorcismo e la situazione italiana fa da traino a quanto accadrebbe nel resto del mondo. Il nostro Paese avrebbe il primato per quanto riguarda il numero di esorcisti, complice la presenza del Vaticano nel cuore del territorio.



Esorcismi in Italia, il numero dei sacerdoti abilitati al ministero di esorcista

Intervistato da Avveniremonsignor Karel Orlita, presidente dell’Aie (l’Associazione internazionale esorcisti fondata nel 1994 da padre Gabriele Amorth e padre René Chenesseau), ha dichiarato che stabilire con esattezza il numero di esorcisti legittimamente attivi (perché autorizzati dal rispettivo vescovo) nel mondo è difficile perché non tutti sono iscritti ad Aie.

Nel mondo, i soci sono oltre 900 (tra sacerdoti e ausiliari, numero quasi quadruplicato dai 250 del 2012 ad oggi). Il 70% di essi è in Europa con l’Italia al primo posto (con un totale di 483 iscritti Aie). Il nostro Paese vanterebbe il primato per numero di esorcisti ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa (sarebbero 309) e abilitati a svolgere l’esorcismo come rito di liberazione dal Maligno. Gli esorcisti operano su mandato della Santa Sede in tutta Italia, da Nord a Sud, e sono attentamente scelti per esercitare questo delicato compito.



Cos’è l’esorcismo, perché si fa e chi può effettuarlo

In un lungo comunicato stampa datato 12 febbraio 2024, a margine della strage familiare di Altavilla Milicia (Palermo) avvenuta al culmine di una serie di presunti esorcismi violenti eseguiti da soggetti non autorizzati dalla Santa Sede, l’Aie ha ribadito cos’è l’esorcismo, perché si fa e chi può effettuarlo. A Famiglia Cristiana lo aveva già sottolineato Valter Cascioli, medico e psicoterapeuta specializzato in Psicologia clinica e socio ausiliare dell’Associazione internazionale esorcisti di padre Amorth: “Il ministero dell’esorcistato si rende oggi quanto mai necessario, nella nostra società, sempre più superficiale, atea e materialistica, nella quale sono purtroppo in costante aumento l’esoterismo, l’occultismo e il satanismo, nei quali incappano, per mero proselitismo o per inammissibile dabbenaggine, tanti nostri giovani“.

Come si svolge un esorcismo? È Aie a spiegarlo sottolineando che, per celebrarlo, sono necessari tre requisiti fondamentali: un ministro “idoneo”, vale a dire un prete autorizzato dal proprio vescovo; l’osservanza dei riti liturgici; la volontà di “fare ciò che fa la Chiesa“. “L’esorcismo solenne (detto anche grande esorcismo o esorcismo maggiore) – prosegue il comunicato – è proferito su persone vittime di un’azione straordinaria del demonio (possessione, ossessione, vessazione). (…). Può essere proferito solo da esorcisti, cioè da sacerdoti a cui l’Ordinario competente ha dato espressa e peculiare licenza di esorcizzare“.

Per scongiurare il rischio di scambiare un problema di salute, sia esso mentale o fisico, per possessione, l’esorcista deve agire nella certezza di avere a che fare con l’opera del demonio: “Per tale motivo – conclude l’Associazione esorcisti – la Chiesa incoraggia la collaborazione dei sacerdoti esorcisti con figure competenti nell’ambito della medicina e in particolare di quella mentale. Psicologi e psichiatri non possono ovviamente sostituirsi al ministero degli esorcisti, ma solo a supporto. Il giudizio ultimo, se procedere o meno all’esorcismo, spetta tuttavia al sacerdote esorcista“.