Vi sorprenderebbe sapere che ci sono stati politici in Italia che hanno governato credendo a maghi e fattucchiere? Lo rivela il libro di Giorgio Galli, “La Magia e il Potere. L’esoterismo nella Politica Occidentale“, ripubblicato da Lindau Editore. Ne parla Barbara Costa su Dagospia, spiegando che lo storico «in tale suo lavoro svela i coiti tra esoterismo e politici dalla nascita dello Stato moderno a oggi». Ad esempio, viene citato l’esempio della seduta spiritica del 1978, eseguita sull’Appennino emiliano da persone che sono diventate ministri e premier. Quella seduta spiritica serviva a “scoprire” dove le Br tenevano prigioniero Aldo Moro. «Una stramberia – questa seduta spiritica – a me curiosissima: perché si è stati – e si è – vergognosi a parlarne? Come appura Giorgio Galli, tutta ma proprio tutta la verità su tale chiamata di spiriti, non si sa. Si sa che all’evento c’era Romano Prodi, sì sì, e con lui 11 persone dai curricula paurosi. Tutti cattolici. Sì sì», scrive Costa. Giorgio Galli scrive che la seduta spiritica si tenne il 2 aprile 1978, quindi a 17 giorni dal sequestro di Aldo Moro. Racconta che al centro del tavolo fu posto un piattino da caffè, sotto al quale era collocato un foglio con numeri e lettere.
Furono invocati Giorgio La Pira, don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. A rispondere sarebbe stato il primo e si sarebbe formata la parola Gradoli. Loro individuarono il paese in provincia di Viterbo, non la via di Roma. «Dell’esito della seduta viene informato il ministro degli Interni». a parlare fu Romano Prodi. L’autore del libro ha escluso che la seduta spiritica sia stata fatta per gioco o che addirittura tutto sia stato inventato, anche perché Prodi ne parlò nella Commissione Stragi il 10 giugno 1981. «Era la prima volta che vedevo una cosa del genere. Il gioco del piattino è andato avanti diverse ore. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Ho ritenuto mio dovere, e a costo di sembrare ridicolo, di riferire la cosa. Il nome – Gradoli – era sconosciuto, e allora ho riferito immediatamente».
ESOTERISMO E POLITICA: DA PRODI E TOGLIATTI AI CLINTON
Romano Prodi ne parlò a Umberto Cavina, che era portavoce di Benigno Zaccaghini, segretario DC. «Era una cosa buffa. Io stavo in disparte con i bambini, e il gioco mi ha incuriosito. Anch’io ho messo il dito nel piattino. [La seduta] è durata ore, mentre i bambini andavano e venivano», raccontò. Barbara Costa su Dagospia fa notare che la seduta spiritica sarebbe quindi avvenuta davanti a dei bambini, «con Moro sotto sequestro, l’Italia nel terrore, pensavano di trovare soluzioni col paranormale». A tal proposito, nel libro Giorgio Galli ha riportato un anonimo che in un’intervista radiofonica rivelò di aver partecipato alla seduta spiritica, spiegando che era solo un gioco, una distrazione. «Poi dalla TV ho appreso che quel gioco aveva rivelato cose veritiere». Nel libro sono riportati altri politici sedotti dal paranormale. Come Palmiro Togliatti, capo PCI, che portava «nella tasca destra dei pantaloni un amuleto, una stretta e lunga pelle di serpente intero, arrotolata, e marrone». Il fenomeno era diffuso anche negli Stati Uniti. Giorgio Galli nel libro ha citato Ronald e Nancy Reagan, che si affidavano ad un’astrologa, le cui fatture finivano alla Casa Bianca. Si fa riferimento a Bill Clinton che dichiarò di essere in contatto con lo spirito di Elvis Presley e alla moglie Hillary che alla Casa Bianca avrebbe conversato con l’ex first lady Eleanor Roosvelt, morta nel 1962. Ma ci sarebbe pure il capo di stato cinese Deng Xiaoping che invece ricorreva agli sciamani.