Si chiude oggi la seconda stagione della trasmissione d’inchiesta FarWest – condotta su Rai 3 da Salvo Sottile – con un’interessante (tra gli altri servizi) approfondimento sul fenomeno dell’esoterismo in Italia: secondo i dati raccolti dai giornalisti della trasmissione – infatti – in tutto il nostro paese i maghi, gli stregoni, i cartomanti e tutti i sedicenti tali ricevono al giorno circa 30mila clienti, consigliandogli e offrendo loro soluzioni ai più disparati problemi comuni; il tutto ovviamente sotto pagamenti che arrivano anche ai mille euro per un consulto telefonico di pochi minuti. Prima di addentrarci in questo (folle e strano) mondo, vale la pena sottolineare che ricostruire le dinamiche di un fenomeno come l’esoterismo – per di più in un paese come l’Italia spesso omertoso e pudico – è piuttosto difficile, trattandosi di un ‘mercato’ che opera (con un ironico gioco di parole) nell’ombra.



Tuttavia, a darci una dimensione approssimativa del tutto è l’ormai annuale report dell’Osservatorio Antiplagio – intitolato ‘Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze‘ – ed interamente basato sulle segnalazioni anonime dei clienti truffati. Il punto di partenza è il dato più significativo che emerge dallo studio e che ci dà un’idea chiara della portata dell’esoterismo in Italia: i clienti stimati dall’Osservatorio sono circa 12 milioni, pari a (quasi) esattamente un quinto della popolazione.



I dati sull’esoterismo in Italia: interessa il 20% della popolazione, con spese medie tra i 50 e i mille euro a consulto

Ma se da un lato l’esoterismo in Italia attira quasi il 20% della popolazione, dall’altro è interessante notare come la maggior parte dei clienti (il 68% del totale) siano donne, mentre gli uomini tendono meno a credere a maghi, stregoni e veggenti; così com’è altrettanto interessante il fatto che i numeri più elevati si registrano in Lombardia (più di 2.500 magni e 180mila clienti), in Campania (2.200 su 150mila adepti) e in Lazio (2.000 su 140mila). Ma se c’è un aspetto spesso dimenticato dell’esoterismo – tanto in Italia, quanto in ogni altro paese del mondo – quello riguarda sicuramente i compensi di maghi e veggenti, con sedute che costano in media tra i 50 e i mille euro con una spesa ‘pro capite’ (almeno tra gli adepti) che si attesta attorno ai 500 euro all’anno e un totale stimato attorno ai 6 miliardi: i proventi medi per ogni mago ammontano più o meno a 30mila euro all’anno e sicuramente in pochi saranno sorpresi dal fatto che il 98% dei guadagni avviene completamente in nero.



Per cercare di dare una spiegazione a questo singolare fenomeno, l’Osservatorio ha anche chiesto ai suoi segnalatori di rispondere ad alcune domande sulle dipendenze, scoprendo che circa il 65% degli adepti di maghi e stregoni si dice dipendente dai social e – mentre un altro 60% usa abitualmente droghe, alcool e/o allucinogeni – il 42% rientra nel profilo del ludopatico. Ma perché l’esoterismo viaggia forte in Italia? La risposta l’ha data (o meglio, supposta) qualche anno fa la sociologa e psicologa Sara Pezzuolo a Panorama parlando di una certa mancanza di “resilienza” nelle persone che incappano in “fallimenti personali e delusioni” gravi, in una sorta di ricerca di una “risposte che vengono raccolte passivamente e che vengono fornite in un modo tale da indurre inconsapevolmente il soggetto ad adattarle alla propria situazione trovandole rassicuranti”. Insomma, continua e conclude Pezzuolo, “la ricerca della ‘soluzione facile’ e del ‘senso di sicurezza’” che non si riesce più a trovare in un presente sempre più complesso.