Forte esplosione vicino a San Pietroburgo: il video
Una forte esplosione è stata registrata vicino a San Pietroburgo, in Russia, nella regione di Leningrado. L’evento è stato prontamente ripreso da numerose persone che l’avrebbero diffuso sui social, facendolo diventare in brevissimo tempo virale, ed è stato visto da parecchi chilometri di distanza. Dopo le prime indagini, fortunatamente, non sarebbero stati coinvolti civili, né l’evento rappresenterebbe una minaccia all’incolumità della popolazione a quanto riportano le autorità locali, citate da numerosi media.
L’esplosione a San Pietroburgo, secondo le prime indagini ufficiali, avrebbe coinvolto uno dei gasdotti più importanti della regione, e a quanto riporta il Giornale, probabilmente legata al gasdotto che collega Siberia ed occidente. Il rumore dell’esplosione sarebbe stato, inoltre, sentito anche nella periferia della seconda città più importante in Russia, facendo inizialmente pensare ad un presunto attacco terroristico o, magari, all’arrivo della guerra alle porte della Russia. Niente del genere, fortunatamente, e sulla vicenda sono subito arrivate le conferme delle autorità locali sul fatto che non fosse legato a nulla di volontario.
Esplosione a San Pietroburgo: caso o sabotaggio?
Insomma, non sembra che l’esplosione a San Pietroburgo sia legata a qualche gesto estremo o tentativo di lanciare un doloroso messaggio, ma solamente ad un’eccessiva pressione sul gasdotto, che ne ha causato la fuoriuscita di gas dalla quale è originata l’alta colonna di fuoco e fumo. I vigili del fuoco, tra i primi ad arrivare nell’area, dopo qualche ora di lavoro sarebbero riusciti a domare le fiamme, grazie anche probabilmente alla recente nevicata nell’area che ha fatto si che le fiamme non si espandessero nel fitto bosco che si dirama attorno all’area dell’incidente.
Qualcuno, però, pensa che l’esplosione del gasdotto a San Pietroburgo non sia del tutto accidentale ma che possa, magari, nascondere un sabotaggio interno fine a ridurre ulteriormente l’afflusso di gas all’occidente. Questa tesi, però, non trova ovviamente alcuna conferma né dai media locali, né dalle autorità competenti, mentre il flusso del gas sarebbe stato preventivamente ridotto per evitare che l’incidente potesse diventare ancora più grave, o causare gravi ritorni di fiamma interni ai gasdotti.