ESPLOSIONE BOLOGNA E CROLLO PARZIALE DI UN CAPANNONE
Una violenta esplosione si è verificata alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, in provincia di Bologna. Prima si è sentito il rumore di uno scoppio, poi un forte boato per il crollo di una parte del capannone dell’azienda che si occupa di movimentazione merci, progettazione e produzione di carrelli controbilanciati elettrici, oltre che montanti e traslatori.
Al momento sono in corso verifiche per accertare l’eventuale presenza di persone sotto le macerie, mentre per quanto riguarda il bilancio dell’esplosione Bologna, al momento è di un morto e tre feriti gravi. Tra questi ultimi ve ne sarebbe uno che verserebbe in gravi condizioni.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, al lavoro anche per ricostruire la dinamica dell’accaduto e per capire il motivo per il quale c’è stata l’esplosione che ha danneggiato in maniera grave la struttura. Sulla vicenda è intervenuto Giampiero Falzone, sindaco di Borgo Panigale, il quale ha spiegato che lo scoppio è stato sentito in maniera molto forte in tutta la zona: “La situazione potrebbe essere molto seria“.
LE IPOTESI SULLE CAUSE DELL’ESPLOSIONE BOLOGNA
In merito all’incidente, il Resto del Carlino riferisce l’ipotesi che a saltare in aria sarebbe stato un compressore. Questa la prima ipotesi dai rilievi attualmente in corso: dunque, uno strumento a pressione, forse appunto un compressore, sarebbe esploso. Ma non è chiaro se fosse all’interno o all’esterno del capannone. Inoltre, non vengono esclusi danni ad edifici adiacenti.
Non sono stati registrati crolli strutturali dello stabilimento, eppure un pilastro non avrebbe retto, quindi non è possibile al momento escludere che nel crollo abbia causato dei danni agli edifici che si trovano vicini. Per quanto riguarda i feriti, che sono stati subito soccorsi dal 118, sono stati condotti in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, dove sono stati ricoverati.